Ricerca scientifica: il progetto “Aloha” è stato finanziato dall’Unione Europa con 6 milioni di euro del programma Harizon2020. In tal modo i dispositivi elettronici intelligenti, imitando le funzioni biologiche del cervello, imparino dall’esperienza e reagiscano di conseguenza.
Presto dispositivi elettronici intelligenti saranno in grado di imitare le funzioni biologiche del cervello umano per apprendere dall’esperienza e reagire autonomamente a ciò che accade nell’ambiente. Su questi scenari, ormai non troppo lontani, lavora il progetto Aloha (software framework for runtime-Adaptive and secure deep Learning On Heterogeneous Architectures). Per l’avvio della fase operativa del progetto, parteciperanno 14 partner, tra cui colossi del calibro di STMicroelectronics, IBM e CA Technologies.
Oggetto di studio dei ricercatori è una classe di algoritmi di intelligenza artificiale, chiamata “Deep Learning”, che imita i meccanismi tipici delle reti neurali biologiche. Riutilizzandoli nell’hardware e nel software dei moderni calcolatori, questi acquisiscono capacità di apprendimento paragonabili a quelle dell’essere umano. Il progetto Aloha mira ad abilitare l’uso del Deep Learning, su sistemi di elaborazione specializzati di nuova generazione; si parla di mobili, portatili e a bassissimo consumo di potenza, aprendo la strada verso una nuova vastissima gamma di applicazioni. I risultati del progetto verra testati in molteplici ambiti.
In un primo esperimento, per esempio, verran studiati impianti di sicurezza intelligenti, basati sul riconoscimento di video e immagini, da utilizzare in aree di emergenza. Una seconda linea di ricerca prevede lo studio di speciali catene di montaggio “cognitive”, in grado di reagire in modo rapido e affidabile ai comandi vocali degli operatori. Infine, verransviluppati dispositivi medici portatili , necessari per esempio negli scenari clinici dei paesi del Terzo mondo o per operazioni di soccorso in caso di calamità o situazioni disastrose.
Il coordinatore scientifico del progetto è Paolo Meloni, ricercatore di EOLAB.