Novità e aggiornamenti nel cartellone del trentaduesimo festival internazionale Time in Jazz illustrati alla stampa martedì 18 giugno dal direttore artistico Paolo Fresu, in un incontro con il pubblico e la stampa.
Immancabile appuntamento dell’estate musicale, il Time in Jazz (con la direzione artistica di Paolo Fresu) andrà in scena dal 7 al 16 agosto a Berchidda (SS) e altre località del nord Sardegna, si riconosce quest’anno – come già annunciato nella conferenza stampa di presentazione dello scorso marzo a Milano – sotto il titolo “Nel mezzo del mezzo”.
Sarà un’edizione particolarmente ricca, con una quarantina di eventi musicali (tra i protagonisti, Omar Sosa, Nils Petter Molvær, Danilo Rea, Ornella Vanoni, l’Orchestra Mirko Casadei e, naturalmente, Paolo Fresu) e un vasto corredo di iniziative diverse, tra presentazioni di libri e novità editoriali, azioni di promozione e sensibilizzazione ambientale, laboratori e spettacoli per bambini, la consueta rassegna di film documentari, e altro ancora.
Un’edizione che si riconosce sotto il titolo “Nel mezzo del mezzo”: come il numero 32 che la connota e che, come spiega Fresu nella sua presentazione, “si colloca tra il 31 – naturale prosecuzione del primoriale e semiperfetto 30 – e il 33, palindromo della maturità e degli anni di Cristo oltre che numero che indica l’inizio e la fine delle cose”; nel mezzo come “un’isola, la Sardegna, che sta idealmente tra l’Africa e l’Europa (…) una “Terra di mezzo” in quell’“oceano contemporaneo delle nuove migrazioni degli anni Duemila” che è il Mediterraneo. Per il musicista di Berchidda è dunque “in questo essere ‘nel mezzo’ numericamente e geograficamente che va letta questa edizione del Festival internazionale Time in Jazz. Una manifestazione storica che osserva e che ascolta porgendo attenzione alle migrazioni sonore e culturali di questi anni tese tra passato e presente, suoni acustici ed elettronica, mainstream e ricerca oltre che trasformazioni in essere e violente convulsioni socio-politiche. Sempre più sentiamo la responsabilità di dover ribadire il ruolo centrale della storia musicale italiana da innestare nel più vasto linguaggio del jazz che naviga in altrettanti mari e oceani da cento anni a questa parte”.
ASCOLTA LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL XXXII TIME IN JAZZ