Da giovedì 25 a martedì 30 luglio torna il festival “Is Pariglias” tra Maracalagonis, Carloforte, Assemini, Perdasdefogu e Pula
La magia delle danze popolari della Bolivia, Romania, Ecuador, Kazakistan e Sardegna per cinque serate all’insegna del confronto tra culture diverse, in uno scambio fatto di musica, colori ed emozioni. Da giovedì 25 a martedì 30 luglio appuntamento con “Is Pariglias”, lo storico festival delle danze identitarie organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini”, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, degli assessorati regionali al Turismo e alla Pubblica Istruzione, in collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, Iov Italia, i comuni di Maracalagonis, Assemini, Pula, Carloforte e Perdasdefogu e le Proloco di Pula e Perdasdefogu.
Per questa sua 43a edizione, che ripropone la formula “Ethnodanza in Tour”, il festival toccherà i comuni di Maracalagonis, Carloforte, Assemini, Perdasdefogu e Pula, con due laboratori di danze identitarie e di cucine tradizionali che si terranno invece ad Assemini. “Come sempre, abbiamo selezionato gruppi di altissimo livello che, insieme alle capacità coreografiche e musicali, hanno intrapreso un percorso di studio delle loro culture popolari, riproponendole in maniera fedele e rigorosa” spiega la direttrice artistica del festival Maria Carmela Deidda.
Protagonisti di questa edizione di Is Pariglias – Ethnodanza in Tour saranno il gruppo Andanzas Ecuador (con i ballerini che saranno accompagnati dal gruppo musicale Indoamerica), il gruppo di danza popolare Szarkaláb della città rumena di Cluj-Napoca, l’ensemble di danza Kostanay Zori e il complesso musicale Akzhelen provenienti dal Kazakistan, la Compania Integral de danzas especializadas de Bolivia di La Paz, e i padroni di casa del Gruppo folk Città di Assemini.
Il festival si aprirà giovedì 25 luglio a Maracalagonis, con i gruppi che si esibiranno a partire dalle 21.30 tra Piazza Chiesa e via Giovanni XXIII.
Venerdì 26 appuntamento alle 21.30 in piazza Repubblica a Carloforte per uno degli appuntamenti dell’estate da più attesi nel cartellone estivo nell’Isola di San Pietro, mentre sabato 27 il festival tornerà ad Assemini per una giornata speciale. Al termine della messa che verrà celebrata a partire dalle 19 nella chiesa di San Pietro, tutti i gruppi proporranno dei brani appartenenti alla loro tradizione, in un vero e proprio concerto di musiche sacre dal mondo. L’evento sarà chiuso da un momento particolare: nel sagrato della chiesa il Gruppo folk Città di Assemini proporrà la danza storica “S’arrapiccu ‘e festa”, lo straordinario il ballo con le campane che per l’occasione saranno suonate da Elvio Usala.
La giornata di sabato si aprirà sempre ad Assemini presso l’agriturismo Is Scalas (località Sa Serra), dove in mattinata i gruppi si confronteranno in un laboratorio di danze identitarie.
Il festival Is Pariglias proseguirà domenica 28 luglio a Perdasdefogu, dove i gruppi in serata saranno protagonisti di una sfilata per le vie del paese, mentre lunedì 29 la carovana folk si trasferirà a Pula. Qui, con l’esibizione in programma alle 21.30 in Piazza del Popolo, si chiuderà la parte spettacolare del festival. La 43a edizione di Is Pariglias si concluderà infatti nella mattinata di martedì 30 ad Assemini con un convegno-laboratorio sulle cucine tradizionali cui prenderanno parte tutti i partecipanti al festival. Appuntamento a partire dalle 10.30 presso l’agriturismo Is Scalas (località Sa Serra). Anche quest’anno Is Pariglias porta in Sardegna gruppi di altissimo livello.
Fondato nella città di Ambato, il gruppo Andanzas Ecuador mantiene vive le tradizioni culturali del paese latinoamericano. In scena, trentadue tra ballerine e ballerini ripropongono le coreografie del paese che si affaccia sull’Oceano Pacifico, accompagnati nella parte musicale del gruppo Indoamerica, per uno spettacolo di assoluto coinvolgimento che da anni viene riproposto con successo in tanti paesi della America latina.
Dalla città rumena di Cluj-Napoca arriva invece il gruppo di danza popolare Szarkaláb che ripropone le tradizioni della minoranza ungherese che vive nel paese. Da anni a comporlo sono in maggior parte studenti universitari, il cui obiettivo è di praticare le tradizionali danze magiare della Transilvania e portarle sul palco nella loro forma originale. Il gruppo organizza inoltre da più di vent’anni il festival internazionale di danza popolare “Szent István”, che ha ospitato ad oggi 170 gruppi provenienti da ventitré minoranze di venti paesi diversi.
Nato nel 1971, l’ensemble di danza Kostanay Zori porterà in Sardegna le tradizioni del Kazakistan, il grande stato asiatico compreso tra il Mar Caspio e la Cina. Vincitore di numerosi premi e protagonista di svariate tournee in Europa, il gruppo sarà accompagnato nella sua avventura nell’isola dal complesso musicale Akzhelen. Insieme proporranno uno spettacolo caratterizzato da un chiaro riflesso della cultura popolare e sempre originale: in una costante ricerca creativa, il gruppo Kostanay Zori ha infatti nel suo repertorio oltre cento coreografie.
Dalla capitale boliviana La Paz arriva invece la Compania Integral de danzas especializadas de Bolivia, conosciuta anche come Cidebol. A dirigerla è Alejandra Vidaurre Flores, esperta di danze folcloriche e ambasciatrice culturale della Bolivia per la diffusione oltre confine delle tradizioni nazionali. Basandosi su un lavoro di ricerca scientifico, Cidebol è un’accademia di alta formazione ha come obiettivo quello di essere un supporto educativo e culturale alla società boliviana. Nelle serate in Sardegna Cibedol proporrà numerose danze del paese latinoamericano, spesso frutto della fusione di elementi africani, spagnoli e della cultura dei nativi sudamericani.
Il Gruppo folk Città di Assemini è stato fondato nel 1936 ed è composto da circa trenta danzatori. Dal 1956 partecipa ai più importanti festival internazionali. L’associazione, sin dalla sua nascita, svolge attività nel campo della cultura etnica, sia nell’organizzazione di manifestazioni per il recupero delle tradizioni, sia nel prosieguo di quella tradizione orale che gli anziani hanno trasmesso, sia nel salvaguardare e diffondere nel mondo il grande patrimonio culturale che è proprio della identità sarda. L’attività svolta dai soci è sempre viva e si svolge non solo nel territorio di Assemini, ma in Sardegna e nel mondo.