Massimo Zedda candidato per il ruolo di sindaco di Cagliari alle prossime elezioni, con delle idee ben precise
Massimo Zedda è figlio di Paolo Zedda, ex dirigente del PCI sardo, entra in politica giovanissimo, già durante gli studi superiori. Dopo una breve esperienza ginnasiale al liceo classico Dettori, consegue la maturità al Liceo Classico Siotto Pintor di Cagliari. Successivamente si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’ Università degli Studi di Cagliari. Svolge poi alcuni lavori a tempo determinato come commesso, segretario per cinque anni, dal 2001, del Gruppo consiliare DS al Comune di Cagliari, attore di teatro.
Attività politica
L’ adesione a Sinistra Ecologia Libertà
Assieme con altri esponenti dei DS in Sardegna, Massimo Zedda non ha partecipato alla fondazione del Partito Democratico. Ha partecipato alla scissione di Sinistra Democratica, diventando poi esponente di Sinistra Ecologia Libertà, il partito fondato da Nichi Vendola.
Sindaco di Cagliari
Nel 2011 Massimo Zedda si candida alle elezioni comunali del capoluogo sardo. Questo dopo aver battuto, alle primarie di coalizione, il senatore del Partito Democratico Antonello Cabras.
Il programma
Le prossime elezioni regionali avvengono in un momento particolarmente difficile per il paese e per l’ isola. Sono molti i cambiamenti verificatisi in questi ultimi anni, non solo politici ma anche sociali e culturali. Prevalgono segnali di impoverimento del popolo sardo e di crisi della democrazia. Il candidato Massimo Zedda decide di soffermarsi solo su alcuni aspetti.
Parte dal tema lavoro
Il punto fondamentale secondo Zedda è mettere da parte il ragionamento, endemico in Sardegna come ovunque, sulla contrapposizione tra riconversione e mantenimento dei posti di lavoro. Vale per l’ Rwm come per tante altre realtà di cui abbiamo avuto testimonianza nei nostri territori.
La tutela del territorio
Il punto di partenza per Zedda è non considerare il turismo come un settore a sé stante, separato da tutto il resto e con l’ unico obiettivo di portare in Sardegna quanti più turisti possibile. Si ha bisogno secondo lui di proporre l’ isola nella sua interezza come un’ esperienza, non come un prodotto da vendere. Pensa a un modello di turismo sostenibile e, allo stesso tempo, a un turista consapevole. Recuperare e riutilizzare edifici già esistenti, senza ulteriore consumo di suolo, può avere una connotazione turistica ma anche e soprattutto urbanistica.
La sanità pubblica
I primi obiettivi devono essere secondo Zedda la cultura della salute e la prevenzione. Con ragionamenti e azioni basate sulla promozione di stili di vita sani, sull’ educazione alimentare sin da bambini, sull’ attività fisica a tutte le età, sul miglioramento dei trasporti pubblici per far diminuire gli incidenti stradali, sulla sicurezza sul lavoro, sulla lotta all’ inquinamento, sulla salubrità dei territori.