Il programma di musica indie condotto da Luca Piras porta in studio The Zen Circus e Quercia
The Zen Circus
Zen Circus, toscanacci, ma non diteglielo mai. Hanno cominciato suonando per le strade un Folk-Punk che in Italia non si era mai visto. Un gruppo Italiano che collabora con tre delle figure più seminali della storia del rock mondiale (Violent femmes, Talking Heads, Pixies) non è cosa da poco. Ma ciò nonostante gli Zen rimangono sempre nel limbo di una fama nazionale che non è ancora major ma nemmeno più indie. La loro biografia sembra un libro sul Punk ’77, i commenti su di loro sempre in bilico fra amore ed odio. Tutti li conoscono ma molti se ne vergognano: Troppo diretti? Troppo veri? Di certo non pagano dazio al rock italiano ’90. Scordatevi quindi parole ricercate e citazionismi colti. Scordatevi paure e dolcezza: nel circo zen trovate solo rabbia, odio, amore disperato, voglia di vivere e morire. I Pagliacci ubriachi del proletariato del duemila. Rassegnatevi, questo paese forse troppo piccolo o forse mai piccolo abbastanza per loro, piano piano comincia a puzzare di Circo Zen. E non c’è solo il punk, l’energia vitale del rock per necessità. C’è la poesia con gli occhi lucidi, le rive dei fiumi che dividono, le città troppo ubriache di notte e troppo serie di giorno. La sconfitta di un paese che prende a calci in faccia i propri pregi. Concludiamo citandoli: “Non vi libererete tanto facilmente di noi!”
Quercia
I Quercia nascono quasi per caso nei primi mesi del 2016, fanno una roba tipo alternative rock parecchio influenzato dal punk italiano, e un po’ da altre mille cose. Pubblicano il 7 Settembre 2016 il loro primo disco indipendente “Non è vero che non ho più l’età”, e non vogliono continuare a scrivere questa biografia, anche perché in fondo non c’è altro da raccontare.