PlasticFreeMed
A worker uses a rope to move through a pile of empty plastic bottles at a recycling workshop in Mumbai June 5, 2014. According to the United Nations Environment Programme website, World Environment Day is celebrated annually on June 5 to raise global awareness and motivate action for environmental protection. REUTERS/Danish Siddiqui (INDIA - Tags: ENVIRONMENT SOCIETY TPX IMAGES OF THE DAY)

A Cagliari #PlasticFreeMed la campagna per la pulizia dei fondali

Parte da Cagliari #PlasticFreeMed, la campagna della Fondazione MEDSEA per la pulizia dei fondali e delle spiagge dai rifiuti antropici

 

Parte da Cagliari #PlasticFreeMed, la campagna della Fondazione MEDSEA per la pulizia dei fondali e delle spiagge dai rifiuti antropici. L’iniziativa, che rientra nella strategia internazionale – avviata dalla Fondazione statunitense Parley of the Oceans – denominata “100 Island Campaign”, si propone di sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica sul problema dell’inquinamento delle coste del Mediterraneo.

Sono più di 100 I volontari che, a Cagliari, domenica 1 luglio 2018, dalle 9.00 alle 13.00, ripuliranno la spiaggia del Poetto e la Sella del Diavolo dai rifiuti presenti in mare e sull’arenile. In pochi giorni l’evento promosso dalla Fondazione Medsea – presentato oggi nella Sala del Retablo al Comune di Cagliari, partner della manifestazione – ha catturato l’interesse di quasi 1000 persone. Diversi gruppi sportivi (scuole surf e kayak) e operatori della spiaggia del Poetto hanno accolto l’invito a partecipare a “Puliamo la Sella”, “segno che ci sono i presupposti per la crescita di una Plastic Free Med Community”, ha commentato lo staff di Medsea.

I membri di MEDSEA e i volontari aderenti all’iniziativa si incontreranno presso l’anfiteatro di Marina Piccola alle ore 9.00. Verrà allestito un gazebo come meeting point. A seguito di un briefing, saranno distribuiti i sacchi per la raccolta dei rifiuti.

I partecipanti verranno suddivisi in tre gruppi di intervento:

1° Gruppo: Canoisti e utilizzatori di SUP

2° Gruppo: Snorkelers su roccia

3° Gruppo: Snorkelers su sabbia

L’iniziativa è al centro della partnership che la Fondazione MEDSEA ha stretto con Parley of the Oceans: un sodalizio che porta a Cagliari la prima tappa del progetto di pulizia delle coste del Mediterraneo nell’ambito dell’iniziativa internazionale “100 Island Campaign”. L’evento di domenica sarà quindi il primo di periodici appuntamenti che MEDSEA si impegna a organizzare insieme a Parley, contestualmente ad altre iniziative/progetti per promuovere azioni di tutela del mare. “Penso sia importante l’appoggio del Comune di Cagliari a questa manifestazione, che va nella direzione di rinnovare la sensibilità ambientale dei cittadini” ha detto in conferenza stampa l’assessore alla Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano di Cagliari, Claudia Medda, che ha anche lanciato un appello: “Colgo l’occasione per sensibilizzare quanti usufruiranno delle nostre spiagge a non abbandonare i rifiuti”.

Diversi i partner dell’evento: il Comune di Cagliari, che fornirà i sacchi per la raccolta e il supporto logistico per il ritiro dei rifiuti; la scuola di kayak A.S.D D’Aquila di Carlo Coni, atleta sardo che in kayak ha circumnavigato la Sardegna; il Centro Velico di Samuele Nonnis (fornitura di canoe e sup); la Break Point Surf School (fornitura di SUP); la Cooperativa Golfo degli Angeli TBC (pedalò di supporto), l’Associazione Cani Salvataggio Sardegna (cani da salvataggio che porteranno i rifiuti in spiaggia trainando il gommone di supporto); Eja Tv, media partner.

I numeri.

Il 95% dei rifiuti presenti in mare e nelle coste del Mediterraneo è costituito da plastica. In generale, nel Mediterraneo, l’accumulo di rifiuti di origine antropica come la plastica, il vetro, il legno, la gomma e residui vari costituisce ormai una vera e propria emergenza ambientale. Secondo l’indagine Beach Litter condotta lo scorso anno da Legambiente, sono stati trovati oltre 41mila rifiuti, per una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato (84% degli oggetti rinvenuti), seguita da vetro/ceramica (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%).

Non solo le spiagge, anche i fondali della Sardegna, rischiano di essere soffocati dalla plastica: secondo la ricerca del biologo marino Andrea Alvito per conto dell’Università di Cagliari, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica britannica Waste management. intorno all’isola si contano 59 rifiuti per ogni chilometro quadrato.

Con riferimento ai rifiuti galleggianti invece, l’Area Marina Protetta Capo Carbonara, nell’ambito del progetto MEDSEALITTER, condotto tra il 2015 e il 2017 in collaborazione con il CNR di Oristano e l’ISPRA, ha rilevato la presenza di un abbondante quantità di rifiuti galleggianti: sono stati rinvenuti 1061 oggetti, la maggior parte dei quali di plastica (91%), prevalentemente buste e bottiglie (è autore della ricerca anche il socio di MEDSEA, Francesca Frau, Biologa marina)

About Riccardo Fanni

Laureato in Giurisprudenza, lettore appassionato, sportivo mancato e viaggiatore compulsivo. "Chi viaggia senza incontrare l'altro, non viaggia, si sposta"

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