nuraghe

Novenario di San Basilio, Nughedu Santa Vittoria

Dal 3 all’8 Settembre 2018 buon cibo, Turismo e Welfare generativo: le cooperative di comunità come strumento per creare lavoro nei piccoli paesi delle aree interne e convivere con lo spopolamento

I novenari sul lago Omodeo come incubatori di proposte per generare nuove opportunità di lavoro e qualità della vita nelle aree interne della Sardegna. Da Nughedu Santa Vittoria (OR) questo secondo anno “SPOP campus Omodeo” si allarga e raggiunge anche il novenario medievale di Santa Maria de Turrana, nel territorio comunale di Sorradile, e guarda verso Ghilarza e l’altra sponda del lago. Sono 23 le chiese campestri medievali con annessi muristenes e cumbesisas costruite dal tardo medioevo nei territori che oggi si affacciano intorno al lago Omodeo, uno dei più grandi bacini artificiali d’Europa, inaugurato quasi cento anni fa dal Re Vittorio Emanuele di Savoia. Una delle grandi opere che hanno contribuito a cambiare le sorti della Sardegna post unità d’Italia. In questi luoghi ricchi di storia e strettamente legati alle comunità di appartenenza Sardarch ha scelto di creare spazi di apprendimento collettivo e di costruzione di forme di democrazia nuove, in cui la partecipazione della cittadinanza è il cuore di un processo che coinvolge studenti, esperti, ricercatori e professionisti per costruire insieme degli scenari di sviluppo locale che partano dalle risorse del territorio per creare opportunità di lavoro.

Le proposte per convivere con lo spopolamento, trasformandolo in opportunità di sviluppo, non possono che essere territoriali e coinvolgere le unioni dei comuni, in questo caso quelle del Barigadu e del Guilcer che già sono organizzate intorno a un unico GAL e ad una programmazione territoriale unitaria.

Dal 3 all’8 settembre al Novenario di San Basilio si è data appuntamento una comunità di apprendimento che vuole tentare di offrire alle comunità intorno al lago un’occasione di crescita collettiva. Una settimana di incontri, gruppi di lavoro e momenti pubblici coordinati da Sardarch in collaborazione con il Desis Lab di Elisava che centreranno le attività intorno a tre tematiche principali: il buon cibo e l’agricoltura, il turismo e la cittadinanza, le forme di welfare di comunità e di accoglienza rispetto ai migranti.

Il campus è rivolto a universitari e giovani professionisti e sarà organizzato attraverso gruppi di lavoro la cui finalità sarà la creazione di uno scenario di sviluppo per il territorio in grado di riattivare  il tessuto economico e sociale dei paesi in spopolamento. La filosofia di base dei laboratori è quella della co-produzione e co-design dei servizi attraverso gruppi multidisciplinari composti provenienti da formazioni diverse (architettura, scienze politiche, economia, geografia, design, sociologia, ingegneria, progettazione europea). L’obiettivo generale della metodologia scelta è utilizzare la creatività come piattaforma di innovazione sociale e la partecipazione dei cittadini del luogo costruendo una nuova narrativa o storytelling collaborativo.

I partecipanti sono stati selezionati tramite una manifestazione di interesse e vivranno un’esperienza di comunità all’interno del Novenario di San Basilio e saranno accompagnati da tutor di esperienza professionale e ricerca nei seguenti ambiti:

  1. Agricoltura e Cibo, con Ginevra Lombardi, economista, ricercatrice di estimo rurale all’Università di Firenze:
    In Sardegna più dell’80 per cento del cibo viene importato da fuori regione attraverso filiere alimentari che rispondono a requisiti standardizzati dei mercati piuttosto che  alle diverse caratteristiche dei territori o alle esigenze delle popolazioni locali. Invertire questa tendenza e riprendere a produrre e consumare il cibo localmente richiede un cambiamento nel paradigma dello sviluppo. L’obiettivo del gruppo è di definire e strutturare l’adozione di un piano del cibo a livello locale nella zona del lago Omodeo, con il fine di mettere in relazione e costruire una rete di reciproca “utilità” tra i bisogni dei cittadini e la capacità produttiva del sistema locale, ricostruendo quel legame necessario di fiducia tra gli attori principali della filiera del cibo.
  2. Turismo e Cittadinanza, con Paolo Giaccaria, geografo, professore associato presso l’Università di Torino:
    Il rapporto tra turismo e cittadinanza sarà uno dei temi dei laboratori che verranno affrontati nel prossimo Campus Spop Omodeo. L’aspetto da cui partirà la riflessione su turismo e sviluppo delle aree interne è dato dalle contraddizioni che sono innate nell’industria turistica. Da un lato, il turismo appare come la più facile soluzione, una vera e propria panacea, per quei territori che faticano a fondare la propria competitività su produttività e innovazione – qual è, tipicamente, il caso delle aree interne. Dall’altro, il turismo rischia di generare circoli viziosi in cui modelli non sostenibili di crescita alterano in profondità i territori, rendendo nel medio periodo impraticabili sentieri di sviluppo alternativi. La riflessione sul turismo e sulle possibilità di sviluppo per le aree interne si incentrerà su queste contraddizioni, su questa tensione che è insita nell’industria turistica, alla potenza e al tempo stesso pericolosità di questo strumento di sviluppo locale.
  3. Welfare e Welcome, con Angelo Moretti, direttore del Consorzio “Sale della Terra onlus”, coordinatore della Caritas di Benevento e autore del libro “L’Italia che non ti aspetti. Manifesto per una rete dei piccoli comuni del Welcome”
    Giovani che partono, anziani che restano, migranti che arrivano. Il 69,60% dei comuni italiani ha meno di 5.000 abitanti. In questa fetta di Italia, che rappresenta, in chilometri quadrati e spazio simbolico, molto più di quanto si possa immaginare, tre sono i problemi principali: lo spopolamento progressivo, l’invecchiamento e l’abbandono ambientale. Il laboratorio propone due paradigmi a confronto: il Welfare ed il Welcome. Perché la lotta allo spopolamento e lo sviluppo locale possono passare solo attraverso un cambio di paradigma del welfare. Le aspettative di chi resta e le aspettative di chi arriva. Connessione tra economia locale e gli strumenti del welcome: Reddito di Inclusione, Budget di Salute, Sprar. Una strategia per trasformare i tradizionali approcci in un’azione strategica di welcome locale, basata su sistemi relazionali resilienti, capaci di dare un futuro alle piccole comunità degli entroterra.

Con la collaborazione di Marianella Sclavi, sociologa, docente di Etnografia Urbana al Politecnico di Milano, esperta di ascolto attivo e gestione creativa dei conflitti, sarà curato in particolare il coinvolgimento di partecipanti e associazioni del territorio allargato su tutto l’ambito delle due unioni dei comuni coinvolte, anche grazie al contributo della poetessa Alessandra Racca, che durante i giorni del campus incontrerà i cittadini e costruirà insieme a loro una performance che sarà eseguita durante l’ultima giornata dei lavori.

Le giornate saranno riprese da Massimo Gasole (Illador Film) e accompagnate dal disegnatore Riccardo Atzeni, che insieme al grafico Alessandro Congiu (Threequarters) e al fotografo Cédric Dasesson coordineranno la comunicazione in diretta dal campus con video, grafiche e illustrazioni.

Un ruolo particolare avrà Nughedu Welcome, l’associazione che cura il progetto di accoglienza diffusa nel Barigadu, che è stato individuato come possibile attivatore locale di processi di cambiamento.

Durante le giornate non mancheranno i momenti pubblici aperti a tutta la cittadinanza: ogni sera dalle 22 il novenario di San Basilio sarà luogo di incontro tra i giovani dei paesi che si affacciano sul lago e i partecipanti.

Martedì 4 settembre alle 18,30 al novenario la tavola rotonda “Turismo esperienziale: opportunità e rischi” sarà coordinata da Paolo Giaccaria e vedrà la partecipazione di Emmanuele Curti, archeologo e animatore di Matera 2019 come Capitale Europea della Cultura, e di Barbara Argiolas, assessora al turismo della Regione Sardegna.

Mercoledì 5 settembre alle 18,30 a Ghilarza, presso l’Agorà multimediale a fianco alla. Torre aragonese, l’incontro con gli amministratori locali del territorio e di tutta l’isola e con le realtà che si occupano di accoglienza ai migranti per la presentazione da parte di Angelo Moretti del “Un Manifesto per una rete dei piccoli comuni del #welcome in Sardegna” per riflettere sulle possibilità offerte ai comuni dalla riforma sul terzo settore e dal buon utilizzo dei contributi del REIS e degli SPRAR vedrà la partecipazione di Vittorio Pelligra, professore associato di politica economica all’Università di Cagliari,  Jacopo Sforzi, ricercatore Euricse sui temi della cooperazione di comunità, Emiliano Deiana, presidente ANCI Sardegna e Antonio Piga, delegato X Assemblea Nazionale ANCI Giovani 2019.

Giovedì 6 settembre ci sposteremo al Novenario di Santa Maria di Turrana a Sorradile per la tavola rotonda su “Agricoltura e Cibo”, coordinata da Virginia Lombardi a cui parteciperanno Alessandra Guigoni, antropologa, autrice del libro “Antropologia del mangiare e del bere”, Roberto Serra, chef di Su Carduleu, e Florence Egal, esperta sistemi alimentari sostenibili, ex senior officer per la FAO.

Sabato 8 settembre, al Novenario di San Basilio a Nughedu Santa Vittoria durante la giornata finale completamente aperta al pubblico, ci sarà la presentazione dei lavori dei partecipanti insieme al direttore del Centro Regionale di Programmazione della Regione, Gianluca Cadeddu, già dibattuti la mattina precedente insieme al vice Presidente della Regione Sardegna e Assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, e avremo la sottoscrizione di una mission territoriale da parte degli attori del territorio coordinata da Marianella Sclavi.

Alle 12,00 la tavola rotonda “Ben-vivere nelle aree interne d’Italia. Cooperative di comunità, imprese per rispondere allo spopolamento” che parte dalla recentissima legge regionale del 1 agosto 2018 che istituisce le “cooperative di comunità” definite come quelle società cooperative che hanno come esplicito obiettivo quello di produrre vantaggi a favore di una comunità alla quale i soci appartengono o eleggono come propria, obiettivo perseguito attraverso la produzione di beni e servizi diretti a incidere in modo stabile sulla qualità della vita sociale ed economica della comunità di appartenenza. Alla tavola rotonda, coordinata da Sardarch,  interverrannoLeonardo Becchetti, Economista civile, professore di Economia Politica all’Università di Roma “Tor Vergata”, Presidente comitato scientifico di Next-Nuova Economia per Tutt;  Marianella Sclavi, sociologa e appassionata di Arte di Ascoltare e Gestione Creativa dei Conflitti ha insegnato Etnografia Urbana e Antropologia Culturale al Politecnico di Milano, e Flaviano Zandonai, sociologo, ricercatore EURICSE, segretario di Iris Network, la rete italiana degli istituti di ricerca sull’impresa sociale.

A seguire ci sarà il tipico pranzo nughedese (da prenotare) preparato da Nughedu welcome, la performance artistica INPOETICA di Alessandra Racca e  in chiusura concerto al tramonto di SANTAMORINA e il djset a cura di Dainocova.

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, dal Comune di Nughedu Santa Vittoria, di Sorradile e di Ghilarza che ne consentono la realizzazione e patrocinato da una serie di soggetti che in ambito locale e internazionale si occupano del tema dello spopolamento: il GAL Barigadu-Guilcer che offre un supporto logistico e di comunicazione, da ANCI Sardegna e da ANCI Giovani (che ha inserito all’interno del campus una tappa di avvicinamento all’assemblea nazionale dei giovani amministratori che si terrà ad Olbia il prossimo anno), e dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne (il programma sperimentale del governo che in tutta la penisola sta proponendo un innovativo processo di risposta al fenomeno dello spopolamento, e che in Sardegna lavora sull’Alta Marmilla e sul Gennargentu Mandrolisai), Arcipelago Italia (il collettivo di professionisti che ha curato insieme a Mario Cucinella il Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia incentrato sullo sviluppo delle aree interne), l’università Nebrija di Valencia e Here I Stay per l’organizzazione dell’evento musicale conclusivo.

About Redazione

Nata l'8 ottobre 2007 da un progetto di tre studenti universitari. Unica Radio vuole raccontare il territorio, la cultura e le attività dell'hinterland attraverso la voce dei protagonisti. Unica Radio racconta la città che cambia