Il racconto di un territorio della marmilla dalle infinite risorse paesaggistiche, culturali e archeologiche, attorno a un elemento centrale della sua storia.
La mostra Marmilla. Nuraghi e castelli nelle terre del grano, organizzata e promossa dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura e dai Comuni marmillesi di Barumini, Las Plassas, Sanluri, Villanovaforru e Villanovafranca, accompagnerà il pubblico, da venerdì 14 settembre, giornata inaugurale, sino alla fine del prossimo gennaio, alla scoperta e alla fruizione consapevole dei beni preservati nei musei e nei siti archeologici delle cinque amministrazioni locali coinvolte.
L’esposizione dei preziosi reperti è allestita nel centro culturale ‘Giovanni Lilliu’ di Barumini in collaborazione e col sostegno della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, del Polo museale della Sardegna e del Museo archeologico di Cagliari, dal quale, tra gli altri reperti, arriva (anzi, ‘torna a casa’) la statuina nuragica bronzea di offerente, rinvenuta a Su Nuraxi.
MARMILLA, PAESAGGIO DEL GRANO. Le dolci e fertili colline della Marmilla formano un suggestivo paesaggio che ha caratterizzato società ed economia dei popoli che le hanno abitate dall’età nuragica al periodo giudicale e che rappresenta il tema centrale della mostra. La coltivazione del grano è sempre stata, per le civiltà che qui si sono alternate, l’attività peculiare e principale e le sue tracce, fin dai tempi remoti, sono innumerevoli e costanti: nonostante lo scorrere dei secoli, le caratteristiche delle colline marmillesi sono rimaste quasi immutate. A controllo e difesa di questo paesaggio, simboli di prestigio e potere politico ed economico, si sono alternati nuraghi e castelli: Nuraxi’e Cresia e Su Nuraxi di Barumini, nuraghe Genna Maria di Villanovaforru, nuraghe Su Mulinu di Villanovafranca, Castello di Marmilla a Las Plassas e Castello di Sanluri.
ALLESTIMENTO E PERCORSO ESPOSITIVO. La mostra, articolata in sezioni, dall’età nuragica all’epoca giudicale, esporrà reperti originali, messi a disposizione dai rispettivi musei, e riproduzioni scenografiche a grande impatto visivo, testimonianza diretta delle attività agricole nell’arco della storia della Marmilla. I percorsi espositivi saranno ‘di facile lettura’ grazie a strumenti e scenografie che ‘decodificano’ i segni scientifici, nell’ottica di una fruizione ‘leggera’ e gradevole dei contenuti, adeguata alle esigenze di tutti gli utenti, da più giovani agli adulti. La dimensione scientifica sarà accompagnata da una dimensione narrativa e divulgativa, anche grazie a tecnologie multimediali. L’esposizione funzionerà da vetrina e da rimando per tutti i musei e le aree archeologiche coinvolte e promosse. Alla mostra saranno affiancati laboratori, progetti rivolti ai ragazzi delle scuole, conferenze, animazioni varie, per accrescere la conoscenza di un territorio ricchissimo di risorse culturali.