delfini

Il nuovo sistema per identificare i delfini

Il sistema è rivolto al Grampo, una specie della famiglia dei delfini rara e poco conosciuta a livello globale

Uno studio, frutto della collaborazione tra l’Istituto di sistemi e tecnologie industriali per il manifatturiero avanzato del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Stiima, ex Cnr-Issia) di Bari, il Dipartimento di Biologia dell’ Università di Bari Aldo Moro e la Jonian Dolphin Conservation, apre nuovi orizzonti per la tutela e la conservazione dei delfini nel Mediterraneo. La ricerca, basata sulle più moderne tecniche di Computer Science, ha consentito di riconoscere in maniera inequivocabile numerosi individui di Grampo (Grampus griseus), quali affezionati visitatori del Mar Ionio settentrionale. Il risultato è stato conseguito grazie all’ attività di monitoraggio svolta dal team di ricerca nel Golfo di Taranto ed effettuata all’ interno di un articolato progetto di Citizen Science che ha coinvolto numerosi studenti e turisti. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature.

Il Grampo è una specie di delfino rara e poco conosciuta a livello globale che presenta una particolarità nella livrea (insieme del colore e del disegno della pelle): i giovani delfini nascono grigi e con l’avanzare dell’età il corpo dell’adulto si ricopre di numerosi graffi chiari, fino ad assumere una colorazione quasi bianca, soprattutto nella parte anteriore del corpo.

Grazie all’ unione delle diverse competenze hanno sviluppato il primo algoritmo di foto-identificazione automatica di questa specie, basato sull’ analisi dei graffi presenti sulla pinna dorsale di ciascun delfino; graffi che vengono interpretati come vere e proprie impronte di riconoscimento individuale, grazie all’ uso di un rivelatore statistico delle caratteristiche locali dell’immagine,caratterizzato da un tempo di calcolo molto rapido. La foto-identificazione avviene grazie al confronto tra immagini digitali delle pinne dorsali di delfini di cui si vuole conoscere l’identità e un database di delfini precedentemente foto-identificati. L’ algoritmo è in grado di analizzare enormi quantità di immagini in tempi brevi e senza l’intervento umano,questa caratteristica lo rende adatto a essere impiegato in studi su larga scala.

About Michele Mascia

Mi chiamo Michele Mascia, sono nato a Cagliari il 13 Marzo del 1995, dove tutt'ora vivo. Sono uno studente universitario iscritto all Università di Cagliari in Lingue e Culture per la Mediazione Linguistica. Tra le mie passioni ci sono i viaggi, la musica e film e serie tv.

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