Inaugura giovedì 22 novembre alle 18,00 la mostra personale Senza Titolo di Raffaello Ugo presso Spazio E_Emme in via Mameli 187 Cagliari.
L’artista mostra le macchine euristiche, sculture “povere” fatte di fili di ferro vissuti, moccoli di cera e legni usurati, frutto della sua costante ricerca ed indagine sul destino riservato alle “cose” nello scorrere del tempo, concetti fisici e filosofici risolti tra poesia e scienza. La mostra sarà visitabile dal 22 novembre al 7 dicembre dalle 18,00 alle 20,30.
Da sempre Raffaello Ugo concepisce e realizza le sue sculture con materiali di scarto,avanzi, manufatti di recupero. Un oggetto povero, o impoverito dal consumo, respinto,gettato via probabilmente non avrebbe altra rivalorizzazione pratica se non quella derivata dal riciclo: il ferro corroso ritorna metallo riutilizzabile, la bottiglia rotta nuovo vetro, e così via. Ma l’operazione di recupero compiuta da un artista sensibile e acuto come Raffaello Ugo è qualcosa che va oltre l’oggetto riciclato. Nelle sue creazioni il fil di ferro arrugginito rimane tale, il pezzo di legno roso dal tempo è ancora lì, logoro, il barattolo di salsa può ancora contenere qualcosa: quello che cambia è la funzione dell’oggetto riscattato al proprio destino di usura e, soprattutto, la sua finzione. Quindi il fil di ferro diviene una nervatura tesa, il pezzo di legno una base, il fulcro su cui appoggia tutto l’equilibro della nuova opera. Nulla si distrugge ma tutto si può creare, è l’assioma che regola il processo creativo dell’artista.