La Cineteca Sarda di Cagliari presenta il film tedesco dal titolo Als wir träumten (Eravamo dei grandissimi) del regista Andreas Dresen
Il giorno martedì 6 novembre 2018, alle ore 21:00, presso la Cineteca Sarda in Viale Trieste 126 a Cagliari, l’ACIT Cagliari presenta il film ”. Il film, proiettato nell’ambito della rassegna di cinema tedesco sul tema “Il migliore dei mondi possibili?”, è in versione originale con sottotitoli in italiano ed è introdotto da Mauro Pala. L’ingresso è libero e gratuito.
Il film è in versione originale con sottotitoli in italiano. La rassegna è organizzata col contributo di Goethe-Institut, Regione Sardegna e Comune di Cagliari e in collaborazione con Società Umanitaria-Cineteca Sarda e Spazio 2001.
Il lungometraggio, distribuito a livello internazionale col titolo As we were dreaming, ma mai presentato in Italia, è tratto dall’omonimo best seller di Clemens Meyer. Nella Germania post-riunificazione i giovani protagonisti trascorrono la loro giovinezza tra birra, furti e atti vandalici. Nati nella DDR, i sogni e le ambizioni che avevano da bambini si scontrano con una realtà molto più dura di quella che avevano immaginato. Andreas Dresen e il suo sceneggiatore Wolfgang Kohlhaase evitano di mostrare ogni esultanza, sia politica che privata, sulla caduta del muro e la riunificazione. Il film salta quelle settimane e quei mesi e racconta delle conseguenze che ne scaturirono.
Daniel, Mark, Paul e Rico sono cresciuti come “pionieri” nella Germania dell’Est. Sono gli ultimi anni prima della caduta del Muro e sogni e illusioni sono amplificati dal mito dell’Ovest a portata di mano, tanto più dopo gli eventi dell’89. Con la Svolta – la riunificazione delle due Germanie – anche la loro vita cambia trasformandosi in una folle corsa fatta di furti d’auto, alcol, paura e rabbia. Daniel e i suoi amici non erano scolari modello secondo l’idea del loro Paese, dove vivevano intrappolati ma allo stesso tempo protetti. Con la fine della DDR entrano in crisi pure i valori della società tedesca dell’est, e il gruppo di ragazzi si trova difronte a un vuoto che all’inizio gli lascia piena libertà di vivere le proprie fantasie anarchiche a piacimento. Sono ribelli – ma non sanno da cosa ribellarsi.
Ciò li porta presto al limite della legalità e oltre. Di notte sfrecciano ubriachi per la città in auto rubate, fanno uso di droghe e si divertono durante i loro atti vandalici. La loro è una vita selvaggia e delirante, che però, al di là dell’attimo vissuto, è fatta anche di sogni. Un lavoro superbo, compassionevole, ma con una leggerezza meravigliosamente matura della narrazione e una straordinaria capacità di gestire emozioni, atmosfere e memoria.