Sardinian Job Day il 24 e 25 gennaio presso la fiera di Cagliari

Sardinian Job Day: già 3.600 occasioni di lavoro, candidature online entro l’8 gennaio 2019 

Entra nel vivo il Sardinian Job day 2019: a meno di un mese dall’evento, in programma il 24 e 25 gennaio alla fiera di Cagliari, sono già 3.600 i profili ricercati da circa 250 aziende che hanno inserito gli annunci di lavoro nella piattaforma del SIL Sardegna.

Un numero considerevole di occasioni di lavoro rivolte ai disoccupati e a chi vuole cambiare la propria posizione lavorativa, sia in Sardegna che in Italia e all’estero.

Le vacancies all’estero, gestite attraverso il servizio Eures, sono attualmente 90, in prevalenza nei settori ICT e sanitario, e altre opportunità per lavorare in Europa sono in fase di acquisizione.

CANDIDATURE. I cittadini possono rispondere agli annunci di lavoro registrandosi nella piattaforma SIL, compilando l’apposita sezione dedicata al cv e inviando la candidatura per il profilo scelto. Si ha tempo fino all’8 gennaio 2019 per candidarsi e accedere alla fase di preselezione che sarà a cura degli operatori dei Centri per l’impiego e, infine, al colloquio con le aziende nelle giornate dell’evento.

Si può accedere alla piattaforma sia dal sito www.sardinianjobday.it che da www.sardegnalavoro.it.

Per avere un supporto nella registrazione al SIL e nelle fasi di compilazione del cv e di invio della candidatura, i cittadini che ne hanno l’esigenza potranno rivolgersi ai Centri per l’impiego.

LAVORO DI QUALITÀ. Dei profili ricercati ben l’80% sono per contratti di lavoro a tempo indeterminato, “a conferma della capacità da parte dell’ASPAL di attrarre lavoro di qualità” – afferma il Direttore Massimo Temussi. “Il Sardinian Job day si preannuncia il più importante intervento di politica attiva: i nostri job account e gli operatori dei Centri per l’impiego sono al lavoro da diverse settimane nel coinvolgere il più ampio numero di aziende e nell’invitare i cittadini a partecipare e a cogliere questa importante opportunità. L’appuntamento di gennaio – conclude Temussi – sarà dunque il momento finale di questa grande mobilitazione, che darà una vera boccata di ossigeno al nostro mercato del lavoro, anche per i momenti di approfondimento sulle nuove tendenze e sulle innovazioni che stanno rivoluzionando l’economia e il lavoro.”

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