A un anno dall’avvio del progetto, GRRinPORT è partito in tour per tracciare un bilancio dell’attività svolta finora e descrivere le attività future
Il progetto GRRinPORT. L’obiettivo del progetto, avviato nell’aprile 2018, è quello di migliorare la qualità delle acque marine nei porti, limitando l’impatto dell’attività portuale e del traffico marittimo sull’ambiente. Nel corso del primo anno, i principali risultati sono legati alle attività che sono state condotte da ISPRA (STS Livorno) e dal DESTEC dell’Università di Pisa. Dopo una prima fase di campionamenti, i due partner del progetto hanno iniziato a lavorare alla separazione granulometrica e al trattamento dei sedimenti con tecnica di soil-washing. Lo scopo di questa attività è di concentrare gli inquinanti in volumi ristretti in modo tale da portare in discarica un decimo del volume di partenza del rifiuto, riducendo i costi di smaltimento. Altro fronte di indagine, è quello che partirà a breve sotto il coordinamento dell’UCPP che attraverso un questionario andrà a studiare le preferenze individuali in merito alla gestione dei rifiuti solidi (e in particolare del loro stoccaggio) a bordo delle navi e al conseguente conferimento in porto. Attraverso un questionario destinato agli utilizzatori del porto basato sulla metodologia del “Choice Experiment”, si misura la disponibilità a pagare per una determinata tipologia di raccolta, che rappresenta l’equivalente monetario del costo esterno sostenuto dagli intervistati, associato a quella determinata tipologia di conferimento di rifiuti. Altre attività sono in svolgimento sotto il coordinamento di UNICA, RAS-ADIS, OTC. Le attività di comunicazione portate avanti dalla Fondazione MEDSEA sui social network, sul sito Internet o attraverso la newsletter permettono di seguire le attività di progetto.
Il seminario a Cagliari. Secondo di tre appuntamenti, il seminario di Cagliari pone l’accento sulle attività svolte e sui risultati attesi. Il convegno si svolgerà il 14 giugno, a partire dalle ore 9.30, presso il Lazzaretto in via dei Navigatori..
L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali e, alle 10.00, dalla relazione del responsabile scientifico del progetto, Alessandra Carucci, ordinario di Ingegneria sanitaria e ambientale, pro rettore per l’Internazionalizzazione dell’ateneo di Cagliari. L’intervento di Carucci, dal titolo “Il Progetto GRRinPORT: obiettivi ed attività”, introdurrà e definirà campo d’azione, risultati conseguiti e obiettivi del progetto sviluppato attraverso il partenariato transnazionale.
“Risanamento delle acque marine: il ruolo dei microrganismi nella degradazione degli idrocarburi e nel monitoraggio ambientale” è l’argomento trattato dalla relazione di Elena Tamburini (UNICA) (ore 10.20). Nei porti, la contaminazione da idrocarburi petroliferi conseguente all’attività antropica determina un’alterazione delle naturali condizioni dell’ecosistema. Saranno descritte le tecnologie biologiche basate sull’uso di microrganismi autoctoni degradatori di idrocarburi che durante il progetto GRRinPORT saranno impiegate per far fronte a questa tipologia di inquinamento e quindi limitarne l’impatto.
Al centro dell’intervento di Paolo Botti (Regione Autonoma della Sardegna) la ”Gestione della qualità delle acque portuali ai sensi della Direttiva 2000/60/CE: prospettive” (ore 10.40).
Dopo il cofee break, previsto alle 11.00, Renato Iannelli e Simona Di Gregorio (Unipi) illustreranno i “Test a scala di laboratorio propedeutici all’allestimento di prove pilota di landfarming ed elettrocinesi di sedimenti portuali” (ore 11.20). Sarà presentata la caratterizzazione dei sedimenti del porto di Livorno e del porto di Piombino. In primo piano le risultanze delle prove a scala di laboratorio sia di elettrocinesi che di landfarming nonché il progetto pilota di elettrocinesi a oggi in via di realizzazione.
L’intervento di Andrea La Camera (ISPRA) verterà sulle attività svolte dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale nell’ambito del progetto (11.40).
Come già accennato, l’obbiettivo dell’attività è quello di ridurre il volume degli inquinanti in modo da portare in discarica un decimo del volume di partenza del rifiuto, riducendo i costi di smaltimento e alimentando la catena dell’economia circolare attraverso il riutilizzo delle frazioni depurate (riempimenti di banchine, cementi ecosostenibili, piste ciclabili, e similari). Tra gli otput attesi c’è quello di sensibilizzare il legislatore a voler considerare un aggiornamento delle norme in modo da permettere tali riusi e uniformare a livello europeo le normative di settore.
L’ultima relazione, prima della sessione di confronto con domande e risposte, sarà a cura di Claudio Detotto (UCPP) e avrà come argomento la “Realizzazione di un’indagine sulle pratiche di separazione dei rifiuti a bordo delle navi” (ore 12.00). Nell’ambito del progetto GRRinPORT, gli economisti del laboratorio CNRS LISA dell’Università della Corsica stanno infatti portando avanti uno studio sul comportamento degli utenti in relazione alla raccolta differenziata dei rifiuti sui traghetti e un’indagine di soddisfazione tra gli utenti dei porti turistici e dei porti di pesca delle città di Ajaccio, Livorno e Cagliari. I progressi di questa ricerca verranno presentati durante il seminario di progetto che si terrà il 14 giugno 2019 a Cagliari.
All’incontro di Cagliari seguirà un’altra data: 18 giugno a Livorno.
Il partenariato del progetto. Partner di GRRinPORT sono l’Università degli Studi di Cagliari – come capofila – con il Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura) e il Disb (Dipartimento Scienze biomediche), la Regione Autonoma della Sardegna (Agenzia regionale distretto idrografico della Sardegna, RAS-ADIS), la Fondazione MEDSEA (Mediterranean Sea and Coast Foundation), l’Université de Corse Pasquale Paoli (Laboratoire Lisa – Umr CnrS6240 Lieux, Identités, eSpaces et Activité), l’Office des Transports de la Corse, l’Università di Pisa (Dipartimento ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Struttura Tecnico Scientifica, Livorno).