Domenica 14 Luglio presso l’ex frantoio a Villa Verde chiude la mostra di Jacopo Cau Nessuna Pietà ispirata a Gramsci con il Vernissage finale e performance dalle 18,30.
Chiude la mostra di Jacopo Cau Nessuna Pietà ispirata a Gramsci. Chi la mostra non l’avesse vista può ancora visitarla la Domenica 7 Luglio dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20 il Lunedì e il Mercoledì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19,00 il giovedì dalle 15 alle 19,00 il Sabato dalle 16 alle 20 e Domenica 14 Luglio dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20
NESSUNA PIETA’. “Né un martire né un eroe”.“Io non voglio fare né il martire né l’eroe. Credo di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo”. Così Antonio Gramsci scriveva al fratello Carlo il 12 Settembre del 1927 in una lettera che dà di Gramsci il profilo di un uomo forte e risoluto la cui eredità è pesante e difficile da amministrare nella vita quotidiana come nell’arte. L’artista che interagisce con l’opera e il pensiero gramsciano lo fa conscio che non è un semplice pittore o scultore ma assurge alla funzione di intellettuale organico. Quindi essere intellettuali senza ‘aura’, consapevoli che non esiste alcuna turris eburnea da cui guardare e capire il reale, e che quindi occorre prendere la responsabilità di scegliere. Così Jacopo Cau si pone in questa mostra come artista sociale modernissimo e nelle sue 27 opere tra sculture, installazioni, disegni e dipinti ci suggerisce mille letture del pensiero e dell’opera di Antonio Gramsci.
L’artista analizza Gramsci con gli occhi di chi vive nel 2019 lo rilegge per ritrovarne i pensieri e la testa che li produsse in questo nuovo secolo e lo pone come luce per l’analisi dei fatti storici. E così, la mostra segnata da tre grandi argomenti (fascismo, religione e economia) si caratterizza per modernità nelle forme e nel contenuto con la forza tipica dei giovani che fanno della trasgressione una risorsa. Cau conscio del suo ruolo analizza i fatti storici di ieri (Pratobello) e quelli di oggi (Con la stoppa in cima al forcone) , ripercorre in modo originale i legami familiari con un violino tecnologico ma vuole anche testimoniare il suo ruolo di artista sardo con l’omaggio a Foiso Fois ( il primo murales isolano) e le sue interpretazioni scultoree della testa del rivoluzionario Gramsci (Non si suona, Gramsci Fumatore). L’artista analizzando il pensatore Alerese in questa mostra dà l’opportunità a tutti noi di riflettere sulla storia del novecento con strumenti nuovi sia nella forma che nel contenuto.
JACOPO CAU Nato nel 1997 giovane operatore artistico sardo formatosi e diplomato al Liceo artistico Foiso Fois di Cagliari, partecipa a diverse collettive artistiche sin da giovanissimo su vari temi. Ha esposto a partire dall’età di 15 in collettive importanti. Collabora con la Biblioteca Gramsciana affrontando diverse esperienze nell’’arte civile e sociale’’. Si impegna per l’apertura di un Accademia di belle arti nel capoluogo Sardo.
Giorni di apertura 11.05.2019 – 14.07.2019. Lunedì 8,30-12,30 / 15,00-19,00; Mercoledì 8,30-12,30 / 15,00-19,00; Giovedì 15,00-19,00; Sabato 16,00-20,00. Domenica 9,30 / 12,30; 16,00-20,00 Performance con l’artista h. 18,00 – 20,00 Presentazione opera 20,00. Domenica 26 Maggio; Sabato 8 Giugno; Sabato 22 Giugno; Domenica 14 Luglio. Segreteria organizzativa: bibliotecagramsciana@libero.it. / www.bibliotecagramciana.it