A lanciare l’allarme è l’Unwto, agenzia Onu: il problema deriverebbe da servizi inadeguati, traffico congestionato e mancanza di strutture
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La città eterna é entrata a far parte delle nove città a maggior rischio overtourism nel mondo.
Ogni anno la Capitale è visitata da oltre 15 milioni di turisti: questo numero (in crescita secondo le statistiche) ha catapultato la capitale Italiana nella lista delle città a rischio sovraffollamento turistico.
A lanciare l’allarme overtourism è l’Unwto, agenzia Onu: servizi inadeguati, traffico congestionato e mancanza di strutture impediscono i visitatori di godere a pieno delle meraviglie della città.
Insieme a Roma, nella lista delle capitali a rischio overtourism ci sono Amsterdam, Barcellona, Parigi, Praga, Stoccolma oltre a San Francisco, Toronto e Vancouver.
Tutte queste destinazioni hanno registrato un numero di visitatori così elevato che impedisce la gestione e l’assorbimento dei flussi turistici.
Il report sottolinea come il 45% degli oltre 1,4 miliardi di turisti mondiali nel 2018 abbia scelto come meta proprio le grandi città.
Nelle prime 300 metropoli, inoltre, sono stati superati i 500 milioni di viaggi.
Il problema dell’overtourism in Italia non riguarda soltanto Roma: una delle prima città ad aver lanciato l’allarme anni fu Venezia. La perla all’interno della laguna da anni è a rischio sprofondamento proprio a causa dell’elevato numero di turisti.
Per arginare il problema, il governo Veneziano ha installato dei tornelli nei punti di maggiore affluenza, e da Gennaio sarà anche prevista una tassa sullo sbarco.
Anche Amsterdam ha annunciato di voler favorire luoghi più “sconosciuti”, smettendo di pubblicizzare quelli più caratteristici.
Un esempio calzante é Keukenhof, il più grande giardino di tulipani della città che viene invaso ogni anno da 200mila persone.
A Barcellona, il fenomeno dell’overtourism ha invece provocato una vera e propria rivolta: numerose sono state le manifestazioni dei cittadini al grido di “tornate a casa vostra, non distruggete la nostra città”.