Sardara. Convegno sul Castello e il Borgo di Monreale: rendere fruibile il più importante sito della Sardegna medievale e avviare le pratiche per l’inserimento nell’elenco dei siti Unesco.
Nonostante la pioggia battente, la sala del Centro di aggregazione sociale di Sardara è gremita. Quando le luci si offuscano e parte il bellissimo video realizzato da Droninopera di Ivan Serra le immagini del castello visto dal drone suscitano una ridda di sensazioni e di emozioni.
Anastasia Caddeo, che presiede magistralmente il convegno organizzato dall’ Associazione Progetto Sardara, invita i tantissimi sardaresi presenti a intervenire nel dibattito e a raccontare il loro rapporto con questo luogo unico in Sardegna e forse in Italia. Un luogo che non solo conserva la nostra storia, ma che può e deve diventare un forte attrattore del turismo culturale.
Lauro Onnis, Vicepresidente dell’Associazione, svolge una dettagliata relazione sulle potenzialità del Castello e del Borgo da valorizzare assieme agli altri beni culturali per creare sviluppo. Purtroppo, in assenza di un progetto specifico di valorizzazione condiviso con la comunità, si rischia il degrado materiale e culturale di questo sito straordinario. Progetto Sardara chiede che venga chiuso il cantiere in corso da tanti anni e che il sito sia reso decoroso e aperto alle visite. Sardara ha un patrimonio culturale straordinario che deve essere conosciuto dai nostri ragazzi con appositi percorsi formativi.
L’ingegner Roberto Bordicchia, riassume i lavori di restauro operati in questi anni soffermandosi su alcune curiosità emerse durante i lavori come il ritrovamento di un’iscrizione con una croce templare.
Ma le star del Convegno sono loro: Irene Musa e Adriano Corona.
Irene Musa si è laureata a Firenze in Storia dell’Arte con la sua tesi ‘Il castello di Monreale di Sardara: influenze italiane e europee nel giudicato di arborea del XIII secolo’. Con questo suo certosino lavoro di ricerca ha vinto il premio dell’ Istituto italiano dei castelli. La sua esposizione sul ruolo svolto dal castello di Monreale in un periodo storico in cui la Sardegna svolgeva un ruolo di primo piano nello scenario commerciale, politico e artistico è stato salutato da un’ovazione.
Altrettanto partecipato e coinvolgente l’intervento di Adriano Corona, autore del romanzo Silvano – Principe di Monreale, che invita i sardaresi a riappropriarsi della bellezza, della storia e delle storie del ‘Gigante di pietra muto’, a dare voce alle sue pietre, a condividere la loro storia, divulgarla, esser contagiosi, perché chi l’ascolta, possa a sua volta raccontarla.
L’archeologa Gabriella Uccheddu descrive il borgo di Monreale, le case e le botteghe la cui tipologia è ancora riscontrabile in alcune parti del centro storico di Sardara.
Numerosi gli intervenuti nel dibattito e tutti mettono l’accento sulla valorizzazione culturale e turistica del Castello e del Borgo.
Angelo Mascia sottolinea che il Castello e il Borgo di Monreale, Il villaggio di sant’Anastasia, il museo, il paese di Villa Abbas, il villaggio di Pramasonis, il nuraghe Camparriga, gli insediamenti romani di Santa Caterina e il centro storico di Sardara, sono non soltanto i luoghi della nostra memoria storica, ma, assieme alle terme, devono essere un’occasione di sviluppo e di crescita per i sardaresi che in questi anni hanno investito nelle strutture ricettive e di ristorazione e una concreta alternativa all’emigrazione dei nostri giovani. Il presidente dell’Associazione Progetto Sardara evidenzia che il Castello e il Borgo di Monreale hanno i requisiti per l’inserimento nella Lista dei siti dell’Unesco e propone che il Comune si doti di un progetto di sviluppo e valorizzazione dell’area col quale chiedere i finanziamenti dell’Unione europea nel prossimo settennio di programmazione che avrà inizio nel 2021.
Qualcuno dice che questo è solo un sogno, ma ieri, in un’uggiosa serata di novembre, a sognare erano in tanti, in particolare i numerosi giovani come Mattia, 21 anni appena compiuti, e Francesco che sono stati impeccabili nel curare il servizio di amplificazione e il servizio fotografico del Convegno.