Il caso Coronavirus mette in crisi l’organizzazione degli eventi. Si espande il caos tra rinvii e conferme.
Coppa Davis sì e SoloWomenRun no, Cagliari-Roma sì e inaugurazione anno giudiziario della Corte dei Conti no. Con l’avanzata del coronavirus verso l’Isola c’è molta confusione sulle iniziative annullate per il rischio di contagi e quelle che invece vengono confermate. Una disparità di trattamento non sempre chiara a tutti. Dal 28 febbraio al primo marzo alla Fiera di Cagliari era in programma il Cartoon Fest, ma gli organizzatori hanno deciso di rinviare l’evento. Domenica primo marzo, invece, 15mila persone hanno affollato la Sardegna Arena per assistere a Cagliari-Roma (una delle quattro gare di Serie A che non sono state rinviate). C’è stata inoltre una grande partecipazione per la festa di Carnevale al Villaggio Pescatori.
Venerdì e sabato a Cagliari resta confermata la sfida di Coppa Davis tra Corea del Sud e Italia (secondo e terzo Paese al mondo per numero di contagi). Per via dell’arrivo del virus nell’Isola non si esclude che scattino provvedimenti dell’ultimo minuto sulla presenza del pubblico al tennis Club di Monte Urpinu. Romania-Cina non si disputerà mentre Giappone-Ecuador si giocherà a porte chiuse. Negli stessi due giorni, nel capoluogo sono invece stati annullati due appuntamenti. Il primo riguarda l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti del 6 marzo. Il secondo è invece un appuntamento di Croce rossa e Save the children previsto alla Mem per il 7.
L’8 marzo Cagliari si aspettava di ospitare quasi 20mila donne per la SoloWomenRun, ma le organizzatrici hanno deciso di rinviare la corsa di due mesi. Rinviato sempre nel capoluogo, (previsto per 14, 15, 17, 21 e 22 marzo) anche l’appuntamento con Fiera ‘La Sardegna incontra il mondo’.
Difficoltà organizzative
Non è sempre chiaro il criterio con cui vengono prese le decisioni e il sindaco Paolo Truzzu prova a fare un po’ di chiarezza. “Sulla Coppa Davis c’è massima attenzione. Gli atleti non tornano in Corea del Sud da tempo e l’attenzione è rivolta al loro team. Abbiamo però avuto rassicurazioni sul fatto che staranno isolati dagli altri e sotto stretto controllo medico – spiega il primo cittadino -. In questo caso era più difficile annullare l’evento, mentre in altre circostanze c’era la possibilità di sospenderli e rinviarli”.
Il rinvio della SoloWomenRun ha creato non pochi malumori e sotto attacco è finito proprio il sindaco. “Lasciamo da parte le speculazioni: ho sentito di tutto – rivela Truzzu -. Quasi ventimila donne, principalmente immunodepresse sarebbero dovute arrivare in città per partecipare alla gara. Esporle a qualunque tipo di rischio o solo vedere cancellazioni dovute a questa situazione del coronavirus sarebbe stato infatti assurdo . Le organizzatrici hanno saggiamente pensato che un rinvio fosse la scelta necessaria ed è stata trovata una data alternativa”.
Le conferme e i rinvii degli altri appuntamenti restano ignote. “Quando si tratta di manifestazioni dove è previsto un grande afflusso di pubblico oppure una bigliettazione, sono gli stessi organizzatori che preferiscono non rischiare e scelgono di rinviare – aggiunge -. Non si tratta sempre di indicazioni arrivate dall’alto, ma giustamente devono curare i loro interessi: anche quando non c’è un’emergenza, l’effetto psicosi può tenere le persone lontane e far fallire certi eventi”.