Conosciamo l’associazione studentesca RESET Unica: <<rendiamo l’Università più sicura>>.
Si terrà giovedì 5 marzo a partire delle ore 18.30 presso la sede di via Molise 60 in Cagliari la presentazione dell’associazione Reset UniCa. Si tratta di una associazione di promozione sociale che coinvolge i ragazzi e le ragazze dell’Università di Cagliari, con il minimo comun denominatore: essere studenti dell’Ateneo di Cagliari.
Prende il via pubblicamente l’incontro con i fondatori di Reset Unica. Sarà l’occasione per conoscere di persona l’associazione e scambiarsi idee sull’Università. Il progetto nasce questa estate. Tra i fondatori Fabio Vitiello, Alessio Zuddas e Francesco Piseddu. Il gruppo pian piano è cresciuto in modo capillare tra tutti i poli dell’Ateneo coinvolgendo nelle attività oltre cento studenti. Reset Unica da subito si è data una forma giuridica dandosi una carta dei valori dichiarandosi contro l’omofob
Unica Radio ha intervistato Francesco Piseddu, Giulia Comandini ed Elena Fontanarosa per conoscere meglio il progetto e l’organizzazione. Una fitta rete di rappresentanti che va dal polo politico-giuridico-economico passando per quello umanistico, senza dimenticare quello di ingegneria, biologia e farmacia, scienze e di medicina.
Tra le azioni portate avanti dall’associazione una raccolta firma in tutti i poli universitari, e al CUS, per l’acquisto e potenziamento dei defibrillatori all’interno dell’università di Cagliari. Era il 24 gennaio, quando un docente ha avuto un malore in Cittadella Universitaria. Alcuni studenti hanno prontamente chiamato i soccorsi. Non si trovava nell’immediata disposizione un defibrillatore semiautomatico. Da qui l’attenzione dei rappresentanti di RESET Unica, per chiedere direttamente al Rettore di Cagliari l’acquisto di un DAE in ogni Polo e rendere così l’università cardioprotetta.
La petizione
Da lunedì 27 gennaio in ogni biblioteca e in ogni mensa universitaria porteremo dei moduli in cui poter firmare la nostra petizione cartacea per chiedere al Rettore di acquistare un defibrillatore per ogni Polo universitario.