Messe in diretta streaming che mantengono il contatto con la comunità nonostante il cambio delle regole
La religione e la fede ai tempi del coronavirus, come noto, prevede delle restrizioni,un cambio delle regole, come messe in diretta streaming.
“Trovarsi a pregare tutti assieme in chiesa o in processione favorì il contagio”, lo scrisse Alessandro Manzoni.
La religione e la fede ai tempi del coronavirus, infatti, non prevede i raduni di massa nelle chiese che hanno dovuto adeguarsi e attrezzarsi. Tanto che è stata sospesa ogni attività di catechesi dei bambini e degli adulti, proprio per evitare ogni forma di assembramento che è ormai l’unica vera forma acclarata di prevenzione contro il diffondersi dell’epidemia.
La Chiesa ha condiviso le raccomandazioni dettate dagli esperti in ambito sanitario, e fatte proprie dal Governo nazionale, attraverso un comunicato del vicario della Diocesi di Roma che evidenzia: “un atteggiamento di responsabilità verso la collettività nella consapevolezza che la tutela dal contagio esige misure drastiche, soprattutto nel contatto interpersonale”.
Nonostante le misure drastiche per ciò che concerne la religione e la fede ai tempi del coronavirus, nelle settimane passate, in deroga ai provvedimenti ufficiali, erano diverse le funzioni religiose celebrate clandestinamente nelle parrocchie.
“Preghiamo il Signore anche per i nostri sacerdoti, perché abbiano il coraggio di uscire e andare dagli ammalati, portando la forza della Parola di Dio e l’Eucarestia”. È l’appello che rivolge Papa Francesco a tutti i sacerdoti.
“Ci siamo consultati con due medici in merito a questo problema, uno dei quali è uno specialista in immunologia dello Stato dell’Oregon. Hanno convenuto che la ricezione della Santa Comunione sulla lingua o sulla mano rappresenta un rischio più o meno uguale”, ha scritto il 2 marzo l’ufficio dell’arcidiocesi di culto divino.
In virtù di ciò, dopo essersi consultato con l’Arcivescovo, l’ufficio dell’arcidiocesi di culto divino ha comunicato che né un ministro ordinario o straordinario può respingere una persona che richiede la Santa Comunione sulla lingua”.
Ha aggiunto che “se i Ministri straordinari della Santa Comunione si sentono a disagio nel distribuire la Santa Comunione”.
Tanti sono i sacerdoti che sono entrati nelle case dei loro parrocchiani
Tanti sono i sacerdoti che sono entrati nelle case dei loro parrocchiani con la messa celebrata in diretta su Facebook.
Nella città di Cagliari, ad esempio, lo “Spirito Santo” a Su Planu con Don Giuseppe Camboni e la “Madonna della strada” con Don Emanuele Mameli.
“Nel primo pomeriggio, tutti i giorni della settimana, celebriamo la messa. Esperienza positiva che mantiene in contatto i fedeli e mantiene viva la comunità attraverso i commenti social”. Don Camboni, parrocchia dello Spirito Santo.
“La diretta facebook è un mezzo che non fa mancare il momento della messa e ai sacerdoti consente di mantenere il contatto con la comunità”. Don Mameli, parrocchia della Madonna della Strada.