Con decine di Paesi in lockdown e milioni di persone che lavorano da casa, si è verificata una pressione significativa sulle infrastrutture di molte città in tutto il mondo. I sistemi sanitari, quelli scolastici e le imprese sono tutti sotto stress.
In questo momento, la connettività è fondamentale. Le reti di telecomunicazioni fisse e mobili sono diventate una parte ancora più importante dell’infrastruttura critica. Permettono a milioni di persone di continuare a lavorare, consentono alle famiglie di restare in contatto con i propri cari e agli amici di continuare a socializzare il venerdì sera, anche se comodamente dal loro salotto. Ma quali sono i maggiori cambiamenti che stanno avvenendo nel traffico dati?
I cambiamenti significativi del traffico di rete
Nelle ultime settimane i traffico dati si è spostato dal centro città alle aree suburbane e residenziali, in quanto i lockdown comportano una minore mobilità e circolazione all’interno delle città stesse.
Anche le reti a banda larga mobile hanno subíto questo cambiamento del modello, con una diminuzione del traffico dati nelle aree urbane e un aumento nelle aree suburbane e residenziali. Ma, dato che le persone si spostano di meno e lavorano di più da casa, la maggior parte degli aumenti di traffico viene assorbita dalla rete fissa fissa (WiFi, in sostanza), dove l’incremento è compreso tra il 20% e il 100% sulle reti a livello globale. Il WiFi all’interno delle case è ora al centro dell’azione.
L’utilizzo dei servizi di streaming sta registrando importanti aumenti, al punto che Netflix, Amazon Prime e YouTube hanno ridotto la qualità dei loro servizi streaming per evitare limitazioni di capacità.
Ci sono stati anche significativi aumenti dei dati nei servizi bidirezionali, come i software e le app per le videochiamate o le piattaforme per lavorare in smart working. Il servizio di videoconferenza Zoom ha registrato un aumento del 535% del traffico giornaliero nell’ultimo mese, poiché sempre più persone usano le videoconferenze per svolgere il lavoro quotidiano.
I servizi sotto stress
Questi particolari servizi sono sotto stress prevalentemente nella capacità di uplink, ovvero nel processo di caricamento dei contenuti dall’utente verso la rete. In Italia, ad esempio, dove è il lockdown è tra i più rigorosi, i dati relativi al traffico in upload sono cresciuti del 40% in alcune reti.
In tempi di crisi si riscopre il piacere di parlare, e il più grande cambiamento a cui stiamo assistendo è di gran lunga nei servizi voce. Ad esempio, i servizi di “voice-over WiFi” hanno registrato aumenti del 90% per alcuni operatori USA e un incredibile 180% è stato registrato nei Paesi Bassi. Più in generale, Spagna, Germania e Svizzera nelle ultime settimane hanno registrato un aumento significativo delle chiamate vocali da mobile, fino al 50%.
Siamo in una situazione eccezionale, ma ciò non significa che i consumatori siano pronti a ridurre le loro aspettative sulle prestazioni di applicazioni quali gaming, streaming o videoconferenze.
L’impatto e le azioni intraprese dagli operatori di telefonia
Fin dalle prime settimane gli operatori hanno reagito rapidamente per venire incontro a questa “nuova normalità”, adottando misure temporanee per aiutare i clienti e la società a rimanere in contatto in questi tempi difficili.
Ciò include sia l’aumento della quantità di Giga inclusa nel pacchetto dati, sia la possibilità di usufruire di dati illimitati per un breve periodo di tempo. Come conseguenza, diverse reti mobili stanno registrando un aumento del traffico dati. Ecco cosa è successo nei Paesi più colpiti nelle ultime settimane:
- In Spagna hanno aumentato i pacchetti dati mobili fino a 60 GB senza aumentare i costi per gli utenti. Sono stati messi a disposizione anche abbonamenti gratuiti per alcuni determinati servizi.
- In Italia, dove si è verificato un forte aumento del traffico voce, gli operatori hanno aumentato i pacchetti mensili fino a 30 GB, in modo gratuito. Per brevi periodi sono stati offerti anche pacchetti illimitati, senza costi aggiuntivi.
- In Francia ora c’è libero accesso a diversi canali TV e molti operatori offrono 1 GB di dati anche a clienti con un piano tariffario di livello inferiore.
In generale, in merito all’impatto per gli operatori, secondo Ericsson finora le prestazioni di rete non sono state influenzate da questi cambiamenti nei flussi di traffico. In effetti, stiamo assistendo a un leggero miglioramento di alcuni indicatori di prestazione dovuto alla riduzione del numero di handover tra le celle – in quanto le persone si spostano di meno – e del maggior utilizzo del WiFi. Fin qui, tutto bene. Ma in questi tempi incerti, cosa possono fare gli operatori per gestire le loro reti e i continui cambiamenti nei modelli di traffico?
Consigli per gli operatori
Oggi più che mai, gli operatori devono considerare l’importanza di pianificare e ottimizzare le proprie reti. Secondo Ericsson:
- È importante monitorare ogni cambiamento del traffico, soprattutto ora che gli utenti si spostano dalle aree urbane – dove ci sono stazioni radio base ben attrezzate per gestire una domanda di capacità elevata – verso aree più residenziali, in cui le infrastrutture installate potrebbero non essere allo stesso livello. Potrebbe essere necessario ottimizzare la rete per far fronte alla nuova situazione di traffico.
- Riesaminare il modo in cui la rete gestisce situazioni di carico elevato nelle reti mobili a banda larga.
- Considerare la disattivazione del throttling, che ha un impatto negativo sul carico della rete (occorre, invece, servire gli utenti il più velocemente possibile). In questo caso l’eccezione è la limitazione del servizio legale per i servizi di streaming, che può ridurre il carico.
- Per gestire l’aumento della domanda di traffico, potrebbero essere necessarie espansioni radio e della banda.
Secondo Ericsson, in conclusione, la pianificazione e la prevenzione sono fondamentali per soddisfare le esigenze di prestazioni della rete, per fornire una user experience di qualità e, soprattutto, consentire alle persone di restare connesse in questo momento incerto.