Karpakoi, nome d’arte di Mario Nardi, ha presentato in diretta su Instagram il suo nuovo e inedito progetto artistico
Karpakoi è il nome d’arte con cui Mario Nardi ha deciso di dar vita ai suoi primissimi e inediti testi in italiano. Il lavoro dell’artista sarà racchiuso in “Motel Quarantena”, un album nato durante l’isolamento sociale che ha coinvolto tutti gli italiani per contrastare il contagio del Covid-19. Questo progetto discografico rappresenta un viaggio interiore all’interno della quotidianità alterata e surreale che tutto il mondo ha vissuto in questo periodo storico.
Mario Nardi ha guardato dentro se stesso e ha capito che scrivere canzoni in inglese non faceva più parte della propria vita e ha deciso di diventare Karpakoi e lanciarsi in una nuova sfida: scrivere, arrangiare e registrare un album di 12 pezzi in Italiano entro i termini del lockdown.
L’unica collaborazione esterna, oltre all’ispirazione derivata dagli organi d’informazione ufficiale e i contatti digitali con le persone più care, è stata quella di Giuseppe Aledda che ha curato il missaggio delle canzoni.
Karpakoi ha così partorito “Motel Quarantena”, un disco che è come un esplosione, una conquista cantautorale e un respiro per l’anima. Per l’artista è stato fondamentale lasciarsi andare e vedere queste canzoni crescere, come quando da adolescente scriveva le prime canzoni.
Questa prima esperienza artistica di Karpakoi nasce quasi per caso dal ritrovamento di una vecchia registrazione inedita. Questa traccia, di tre minuti, era scritta in italiano e rappresentava una anomalia per il percorso artistico intrapreso fino a questo momento da Mario Nardi. Questa è la genesi di “Motel Quarantena” che uscirà per l’etichetta indipendente Death Records. Le atmosfere del disco rappresentano un viaggio sonoro che parte dal folk americano per arrivare alla New Wave anglosassone degli anni ’80.