mobilità in Sardegna

La mobilità in Sardegna dopo il Covid19

Dopo l’emergenza sanitaria avremo cambiamenti negli spostamenti urbani e regionali

 

Come si presenterà la mobilità in Sardegna dopo il Covid19?. Quando l’emergenza coronavirus sarà superata, gradualmente riprenderemo a spostarci, a muoverci per raggiungere le scuole, i luoghi di lavoro, i luoghi di svago e cura ed incontrare le persone care. Come avverrà tutto questo?.

Una prima novità che presenterà la mobilità in Sardegna sarà un cambiamento negli spostamenti urbani e regionali,infatti, come già accade in Cina,  l’accesso e l’utilizzo dei mezzi pubblici avrà delle variazioni inevitabili rispetto a prima. In un primo periodo, i mezzi pubblici riusciranno a trasportare appena il 20% degli utenti che trasportavano prima dell’emergenza.

Cambiamento dovuto in parte a norme che imporranno misure di distanziamento e contingentamento, ma anche alla naturale propensione delle persone  a salvaguardarsi, evitando  luoghi e mezzi di trasporto collettivi, possibili luoghi di contagio. Tutto ciò utilizzando i propri mezzi e mettendosi a distanza di sicurezza dagli altri.

Allo stesso tempo, un maggiore utilizzo dei mezzi privati, comporterebbe un aggravamento della salute individuale a causa di una maggiore vita sedentaria e dell’inquinamento dell’aria, senza considerare un aumento dei costi per il mantenimento della propria auto che già prima dell’emergenza erano abbastanza elevati.


Questo comporta la necessità di attuare una mobilità più sostenibile.
In molti Paesi come Germania, Ungheria, Danimarca, Austria, Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti, Colombia  sono in atto  soluzioni che permettono e facilitano gli spostamenti a piedi ed in bicicletta, assicurando il distanziamento sociale necessario a ridurre il rischio di contagio da coronavirus.

Gli spostamenti in auto, in ambito urbano, di soito avvienea una distanza inferiore ai due chilometri, per questo, promuovere la mobilità a piedi, in bicicletta o con altre forme di micro-mobilità  (monopattini, skateboard, pattini a rotelle) appare la soluzione migliore. Questo aiuterebbe la ripartenza di un trasporto pubblico locale e regionale, potenziando e migliorando il bacino di utenza.

About Isabella Murgia

Isabella Murgia, giornalista pubblicista, nata a Sassari, vive a Cagliari dalla quinta elementare, presenta un diploma di liceo scientifico e una laurea triennale in filosofia. Collabora da cinque anni con Unica Radio.

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