Tra i suoi libri di successo: “Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare”, diventato un film d’animazione per la regia di Enzo D’Alò
Luis Sepulveda, primo paziente celebre contagiato da coronavirus, è deceduto all’età di settantanni nell’ospedale universitario di Oviedo, in Spagna, dove era ricoverato da settimane. Lo riferiscono i media spagnoli. Lo scrittore era ricoverato dal 29 febbraio nel reparto di malattie infettive, dopo aver fatto ritorno da un viaggio in Portogallo per lavoro.
Luis Sepulveda ha conquistato la scena internazionale con “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” (1989). Dopo quel primo successo, ha pubblicato una trentina di libri tra romanzi e raccolte, accompagnati da una forte vena favolistica.
“Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare”, il longseller che lo ha consacrato come scrittore
Tra i suoi libri di successo spicca il longseller “Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare“, diventato un film d’animazione per la regia di Enzo D’Alò, che lo ha consacrato come scrittore non solo per un pubblico adulto ma per tutte le età. “Storia di una gabbianella” ha venduto oltre due milioni di copie, più di un terzo che nel resto del mondo.
Il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia è “La fine della storia” e l’ultima favola “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa“. “Delle mie favole sono sempre protagonisti animali e questo, come accadeva in quelle antiche, ti permette di vedere da lontano il comportamento umano per comprenderlo meglio”, aveva detto lo scrittore all’Ansa.
Lo scrittore aveva avuto i primi sintomi il 25 febbraio e si era rivolto per la prima volta a un medico il 27 febbraio, che ne aveva disposto il ricovero nell’unità di sorveglianza intensiva dell’ospedale Covadonga di Gijón per una sospetta polmonite. Dopo che il test ha mostrato la positività al Covid-19, fu trasferito nell’ospedale maggiore di Oviedo.
Anche sua moglie, la poetessa Carmen Yáñez , fu ricoverata in ospedale perché presentava sintomi sospetti. A metà marzo la moglie aveva smentito che Sepulveda fosse in coma e aveva precisato che non era in fin di vita.