Il crogiuolo, per il primo maggio due spettacoli su Facebook per la Festa del Lavoro e per Sant’Efisio
Nuovo appuntamento sul web, domani 1 maggio 2020, ore 19:00, per Il crogiuolo, che nella pagine facebook Il crogiuolo / Fucina Teatro rende disponibili un adattamento dello spettacolo “MANIFATTURA TABACCHI Storie di lavoro al femminile”, che ha debuttato nello spazio Fucina Teatro l’8 marzo 2019 e il recital “Efis martiri gloriuosu”, ripreso nella chiesetta di Sant’Efisio in occasione delle celebrazioni religiose di gennaio 2020.
“Manifattura tabacchi, storie di lavoro al femminile” è una scrittura originale di Rita Atzeri, nata dalla ricerca all’Archivio di Stato e dalle interviste ad alcune operaie della Manifattura realizzate tre anni fa dall’autrice e da Sergio Deidda.
Lo spettacolo si inserisce nella linea di ricerca tematica, portata avanti dalla compagnia Il crogiuolo in collaborazione con la Cgil, ricordiamo anche le precedenti produzioni “Lavorare stanca“, sulle morti alla raffineria Saras di Sarroch e “S’acqua fatta. Storia di sale, lavoro, dignità” sulle Saline di Molentargius. Nell’adattamento proposto Marta Gessa darà voce alle operaie che hanno prestato servizio agli inizi del 1900. Donne umili protagoniste della rivolta cagliaritana del 1906 contro il carovita. La versione integrale dello spettacolo consente una riflessione sulla trasformazione del mondo del lavoro, nel quale vediamo restare tristemente costante la condizione del lavoro femminile. Uno spettacolo dolce amaro, dove si piange e si ride.
L’opera di Lucio Spiga
“Efis Martiri Gloriosu”, è tratto dall’opera teatrale di Lucio Spiga, in scena Marta Gessa, Antonio Luciano, Daniela Vitellaro, Andrea Busu.
Il presbitero Marco, nel redigere la sua Passio Sancti Ephysii, non poteva certo immaginare che, a distanza di quasi due millenni, il suo racconto sulle eroicità delle virtù del giovane comandante dell’esercito romano, convertitori alla fede cristiana e poi martirizzato, potesse costruire il paradigma narrativo dell’opera teatrale di Lucio Spiga. L’intuizione dell’autore (primo narratore televisivo della processione votiva del primo maggio) è stata quella di mettere mano a una riduzione teatrale del dramma allo scopo di completare, accanto alla poderosa bibliografia letterario – giornalistica quella documentaristica foto – televisiva della partenza e del ritorno del Santo.