Chiusi alimentari e farmacie: spesa a domicilio per tutti, grazie all’aiuto di preziosi volontari
Seulo, paese di centenari, noto per l’ indiscussa longevità della popolazione, affronta l’emergenza Covid-19 in base alle esigenze della comunità, anche grazie a una forte solidarietà che è alla base dei rapporti umani.
A Seulo tutto sembra funzionare nel migliore dei modi, anche con la chiusura totale dei negozi e delle farmacie. La popolazione ordina i generi alimentari e i farmaci da casa, successivamente recapitati a domicilio, inoltre, il Comune fornisce pc per la didattica a distanza dei più piccoli.
“Stiamo trattando questa emergenza sanitaria come fosse un incendio boschivo – ha detto il sindaco di Seulo Enrico Murgia –, ovvero cerchiamo in primis di prevenire e poi di provare ad anticipare le problematiche dovute alle criticità”.
“Voglio per questo ringraziare come sindaco-continua Enrico Murgia-, a nome di tutta la comunità di Seulo, le persone che con lavoro e passione ci stanno consentendo di dare risposte efficaci alla lotta contro il virus. Il Comune ha da subito considerato di fondamentale importanza l’utilizzo delle mascherine, difficili da reperire, così abbiamo attivato la macchina del volontariato”.
Seulo, struttura organizzativa per l’emergenza Covid-19
Il paese ha e avrà le sue mascherine grazie alle due imprese tessili (Tesca 2000 e Su Tessingiu) e all’opera di tante seulesi che si sono messe a cucire per proteggere il proprio paese.
“Ogni famiglia avrà due mascherine – ha proseguito il sindaco – , vista la chiusura dei negozi e delle farmacie, preziosi volontari consegneranno generi alimentari e medicinali a domicilio. Tutto questo è possibile grazie a un ordine telefonico o per messaggio al negoziante di fiducia e evita che il titolare del negozio sia esposto al contatto con il pubblico in uno spazio ristretto, elimina le file fuori dalle botteghe, e assembramenti anche involontari per gli acquisti”.
“Penso soprattutto ai bambini e ragazzi che hanno visto la scuola chiusa- ha concluso Enrico Murgia-, nel ritrovarsi a dover affrontare le difficoltà della didattica a distanza. Non tutte le famiglie erano attrezzate per questo, non solo per mancanza di supporti informatici adeguati, ma anche per l’assenza di una connettività stabile e veloce. Abbiamo ritenuto doveroso acquistare computer per tutti i bambini delle elementari. I ragazzi della scuola media hanno ricevuto in precedenza dei notebook e quindi sono
già operativi”.