L'Italia

Turismo in crisi: nasce il Manifesto per il Turismo Italiano

Anche il turismo fa parte di quei settori duramente colpiti dall’emergenza Coronavirus. Nasce il Manifesto per il Turismo Italiano

L’emergenza COVID-19 non risparmia nessuno, nemmeno il settore turistico. L’appello dei tour operator, delle agenzie di viaggi e degli organizzatori di eventi che chiedono di salvare il turismo. Questo settore è, infatti, uno dei principali motori dell’economia, della società e della cultura italiana.

Così nasce il Manifesto per il Turismo Italiano. È promosso dalle associazioni ASTOI Confindustria Viaggi, FTO Confcommercio e altri operatori come Alpitour World, Gruppo Gattinoni, Alidays, Bluserena, Naar, Uvet e tanti altri ancora.

All’interno del manifesto si legge: “Il turismo italiano rappresenta il 13% del Pil nazionale, equivale a 232,2 miliardi di euro ed è uno dei principali motori dell’economia, della società e della cultura italiana. L’emergenza Coronavirus sta generando una grave crisi in tutto il comparto turistico: le importanti e necessarie misure restrittive per arrestare il virus hanno portato, infatti, a partire da fine febbraio alla progressiva chiusura di tutte le attività del settore, con la conseguente impossibilità di generare nuovi flussi economici in entrata. Una situazione che durerà presumibilmente per diversi mesi, con una prospettiva di ripresa lenta e lunga”.

Ciò che è scritto nel manifesto mette in luce tutte le difficoltà che il settore sta attraversando in questo periodo; se le imprese non potranno avere un forte e immediato sostegno, si rischia un crollo a catena sull’economia, sull’occupazione diretta e sul Paese in generale.
Per la prima volta aziende private, concorrenti tra loro, si uniscono per diffondere l’allarme. Diventano poi i promotori del Manifesto per il Turismo Italiano, con l’hashtag #ripartiamodallitalia.

Questa iniziativa chiama a raccolta le istituzioni, coloro che vivono di turismo, o semplicemente i cittadini e viaggiatori che vogliono sostenere questo settore in forte crisi. L’obiettivo sarà quello di far ripartire un settore fortemente in crisi, ma simbolo di orgoglio e identità per l’Italia.

L’appello delle associazioni

Coloro che hanno firmato il manifesto chiedono quindi al Governo di prendere forti decisioni e compiere azioni decisive per la sopravvivenza di tutte le imprese e dei lavoratori coinvolti: “La costituzione di un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese del settore turismo organizzato mediante finanziamenti a tasso 0 e prestiti a fondo perduto proporzionalmente al fatturato di ogni singola azienda del settore; il prolungamento della cassa in deroga; la creazione di Buoni Vacanza da utilizzare per l’imminente stagione estiva”.

È necessario intervenire per poter salvare la ricchezza del Paese. Per questo, come affermano i promotori del manifesto, le imprese del settore vogliono assumersi la responsabilità e il compito di tutelare i viaggi in Italia e dall’italia, valorizzando il turismo, la ristorazione e il tempo libero per contribuire alla ripresa del Paese.
“Poter godere di questo nostro immenso patrimonio e sostenerlo sarà tra i contributi più grandi che noi Italiani potremo dare per far ripartire la nostra nazione”.

L’emergenza economica

Secondo il Cerved Industry Forecast sull’impatto del COVID-19 sui settori e sul territorio, l’emergenza economica durerà almeno fino a maggio nelle prospettive più ottimiste. Secondo quelle più negative, invece, potrà prolungarsi fino alla fine dell’anno. In ogni caso, tra i dieci settori che avranno un grande tracollo quest’anno, sette sono in tutto o in parte collegate al turismo. Tra questi, alberghi, agenzie di viaggio e tour operator, agenzie di eventi, strutture ricettive extra alberghiere, trasporti aerei, organizzazione di fiere e convegni, gestione aeroporti, autonoleggi.
E tutto questo nella previsione più ottimistica dello studio realizzato. Quella più pessimistica arriva a stimare la perdita di oltre il 70% del fatturato con ripercussioni anche nel 2021.

Il settore del turismo, formato da tantissime figure professionali e da aziende di tutti i tipi e dimensioni, rischia grosso. Il blocco causato dall’ Coronavirus da fine febbraio potrebbe essere fatale per alcuni. Molti non riusciranno a sostenere le attività, mancheranno soldi per sostenerle e questo porterebbe al fallimento a catena di molte attività.
Per far fronte a questi gravi problemi, è necessario un intervento da parte ed a tutela dei consumatori.

“Il Manifesto per il Turismo Italiano li invita a sostenere le realtà italiane che valorizzano il nostro Paese e le imprese che da sempre ci permettono di viaggiare con garanzie, tutele, assistenza e in sicurezza in Italia e all’estero. Solo preservando, attraverso azioni immediate, le competenze, le imprese e i professionisti del settore sarà possibile garantire a tutti gli italiani e a tutti gli stranieri che vogliono visitare il nostro Paese la possibilità di riprendere a viaggiare in modo sicuro, sereno e consapevole, godendo di servizi qualificati, affidabili, trasparenti. Tutte peculiarità che solo chi opera in modo professionale e nel rispetto delle norme a tutela dei viaggiatori può offrire”.

About Alberto Pitzalis

Nato nel 1999 a Cagliari. Diplomato al liceo linguistico "De Sanctis-Deledda". Appassionato di cinema da qualche anno e di videogiochi fin da piccolo. Il tennis è il mio sport preferito e lo seguo costantemente dal 2014.

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