Violenza sulle donne, appello del rettore dell’Università di Cagliari a non abbassare la guardia
Arriva da Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari, un accorato appello a tutta la comunità accademica (e non solo) per ricordare che le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo stanno aggravando pesantemente la situazione di molte donne fragili e in difficoltà. Occorre non abbassare la guardia – è il richiamo contenuto nella lettera del numero uno dell’Ateneo cagliaritano – perché “molte donne vittime di violenza domestica in queste settimane sono costrette a restare a diretto contatto con i propri aguzzini mettendo maggiormente a rischio la propria vita e la propria salute”.
Ricordando che da quando sono scattate le limitazioni imposte dal Governo per il contenimento della pandemia, il numero delle segnalazioni ai centri antiviolenza e delle denunce alle Forze dell’Ordine è crollato, la prof.ssa Del Zompo spiega che “per le donne, in queste condizioni, diventa difficile anche chiedere aiuto con una semplice telefonata per paura di essere poi aggredite e subire violenza dal proprio convivente”.
L’Università di Cagliari è da tempo impegnata nell’attività di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, anche con le attività promosse dal Comitato Unico di Garanzia, come la realizzazione dello spot prodotto in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Si tratta del video che – grazie ad un meritorio accordo con vari enti – venne mostrato anche in occasione di alcune partite del Cagliari Calcio, sui pullman del CTM e sui monitor dell’Aeroporto di Cagliari-Elmas.
Il Rettore – nella sua lettera – chiede a tutta la comunità accademica, ma l’invito è rivolto davvero a tutti i cittadini, di diffondere lo spot e di far conoscere e utilizzare tutte le modalità con cui è possibile segnalare episodi di violenza, di cui si è testimoni, anche indiretti, perché “ogni cittadino/a è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese”.
A seguire il testo della lettera
Carissima/o,
in questo momento difficile, le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria che stiamo affrontando stanno aggravando pesantemente la situazione di molte donne fragili e in difficoltà. Infatti molte donne vittime di violenza domestica in queste settimane sono costrette a restare a diretto contatto con i propri aguzzini mettendo maggiormente a rischio la propria vita e la propria salute.
Da quando sono iniziate le restrizioni alla circolazione si è infatti registrato un crollo delle segnalazioni ai centri antiviolenza e delle denunce alle Forze dell’Ordine; segno che per le donne, in queste condizioni, diventa difficile anche chiedere aiuto con una semplice telefonata per paura di essere poi aggredite e subire violenza dal proprio convivente.
L’Ateneo come saprai, è impegnato in un’attività di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, soprattutto tra i giovani, ma non solo.
Ecco perché mi rivolgo a tutta la comunità accademica, per ricordare questo gravissimo problema e segnalarvi che è sempre attivo il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 e che esiste l’app 1522 scaricabile sullo smartphone per comunicare con le operatrici e chiedere aiuto.
Dobbiamo assolutamente scongiurare che questa emergenza sanitaria determini un’ulteriore impennata di violenze sulle donne e di femminicidi.
Questo è il link allo spot ANTIVIOLENZA che il nostro Ateneo ha creato e che vi chiedo di diffondere
Conto sul vostro aiuto e sulla vostra attiva partecipazione!
Un caro saluto
Il Rettore
Maria Del Zompo
Ogni cittadino/a è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese e pertanto, se testimone diretto o indiretto di un episodio di violenza, deve denunciare il fatto.
NUMERO NAZIONALE ANTIVIOLENZA E STALKING 1522 – servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero è gratuito, anche dai cellulari, attivo 24 ore su 24 e accoglie le chiamate con operatrici specializzate e multilingua (italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo); oppure via chat collegandosi al sito web www.1522.eu.