Prime ipotesi per le riaperture dei confini interni all’UE
La vicepresidente esecutiva della Commissione per la Concorrenza Margrethe Vestager, presenta le linee guida sulla riapertura in sicurezza dei confini interni alla UE. L’obiettivo è una riapertura graduale dei confini interni per la ripartenza del turismo europeo nel 2020. La parola d’ordine resta la cautela.
La Commissione specifica che i confini apriranno con gradualità e che misure più mirate sostituiranno le restrizioni generalizzate. Ovviamente non si può eliminare immediatamente ogni forma di contenimento. Possibile dunque una graduale riapertura per gli stati membri caratterizzati da un trend positivo nel numero di contagi. Altro parametro è dunque l’apertura tra stati con un situazioni epidemiologiche simili.
In merito alla Fase 2 dell’emergenza coronavirus si espressa anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Su Twitter ha affermato che anche l’Europa è al lavoro per studiare come far ripartire il turismo europeo. Presto la pubblicazione delle prime linee guida a riguardo.
Timori da Germania e Austria
Intanto, Vienna frena sulla riapertura del confine con l’Italia, mentre è in arrivo la ripresa dei viaggi con Repubblica Ceca, Slovacchia, Germania. Anche la Germania si mostra cauta a sua volta. Secondo Berlino, è presto per aprire anche dopo il 15 maggio a paesi molto colpiti dal virus, come Italia e Spagna. Si tratta di una posizione condivisa anche da Francia e Svizzera.
Nel mentre, sempre la Germania, prospetta la riapertura parziale (per esigenze di lavoro e famigliari) con il confine austriaco entro il 15 maggio. 30 giorni più tardi, dovrebbe arrivare invece la riapertura completa.