Il traditore trionfa ai David, Mattarella “Cinema arte del sogno”
“Il traditore” di Marco Bellocchio trionfa ai David di Donatello. Il film, incentrato sulla figura di Tommaso Buscetta, interpretato da Pierfrancesco Favino, si aggiudica sei statuette: film, attore protagonista (Favino) e non (Luigi Lo Cascio), sceneggiatura originale, montatore, regia.
Il miglior film straniero 2020 è “Parasite” di Bong Joon Ho.
Cinque premi per “Pinocchio” di Matteo Garrone: miglior scenografia, trucco, costumi, acconciature e migliori effetti speciali.
E ancora: migliore autore della fotografia Daniele Ciprì per il film “Il primo re“.
Migliore musicista L’orchestra di Piazza Vittorio per “Il Flauto Magico” di Piazza Vittorio, migliore canzone originale “Che vita meravigliosa” di Diodato per il film La dea fortuna e miglior suono “Il primo re“.
Miglior documentario “Selfie” di Agostino Ferrente.
Il David Giovani a “Mio fratello rincorre i dinosauri” diretto da Stefano Cipani.
Mentre il David dello spettatore è spettato a “Il primo Natale” di Salvo Ficarra e Valentino Picone.
David Speciale a Franca Valeri
Il Miglior cortometraggio è andato a “Inverno” di Giulio Mastromauro,.
E ancora: miglior regista esordiente – Phaim Bhuiyan per “Bangla” e migliore sceneggiatura non originale – Maurizio Braucci, Pietro Marcello per “Martin Eden“, miglior produttore -Andrea Paris e Matteo Rovere per “Groenlandia“.
Rai Cinema, Gapbusters, Roman Citizen per Il primo re.
Migliore attrice protagonista – Jasmine Trinca per “La dea fortuna“, migliore attrice non protagonista Valeria Golino per “5 è il numero perfetto“.
In apertura dell’inconsueta cerimonia di premiazione, che ha visto Carlo Conti solo in studio in collegamento con i candidati. Il presentatore ha letto un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Il cinema – come tanti grandi maestri italiani ci hanno insegnato – è l’arte del sogno. Un sogno che si realizza ogni volta, concretamente, con la collaborazione di tutta una filiera di professionalità – attori, registi, tecnici, sceneggiatori, pittori, scenografi, costumisti, musicisti e tanti altri – e che genera, a livello industriale, un notevole e importante indotto. Per ricostruire il nostro Paese dopo la drammatica epidemia sarà necessario recuperare ispirazioni e, quindi, tornare a sognare e a far sognare”.
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