A maggio la Coldiretti segna un crollo del settore vinicolo del 70%, ma i produttori cercano alternative
Anche il settore vinicolo ha subito duramente il contraccolpo della la crisi sanitaria da Coronavirus. A dirlo è Coldiretti. Secondo le stime, il crollo delle vendite si attesta attorno al 70% negli ultimi due mesi.
Le conseguenze però non si fermano qui. Nei prossimi mesi sono attesi ulteriori cali attorno al 65%. Il report conta su un campione di 52 cantine, di dimensioni differenti e distribuite su tutto il territorio regionale.
I produttori non sono rimasti però con le mani in mano. Tra le loro proposte per porre un argine alla situazione vi sono: una maggiore richiesta di liquidità, meno burocrazia e promozione dei vini nei mercati interni ed esteri.
Così afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba.
“Anche in questo momento cosi difficile in cui la viticoltura è messa a dura prova. I vignaioli si dimostrano maturi e lucidi dando uno spaccato della crisi dovuta all’emergenza e proponendo delle soluzioni finalizzate al mercato con aiuti diretti ed indiretti”.
“Alla Regione stiamo presentando un pacchetto di interventi di 8 milioni di euro necessari per non perdere fette importanti di mercato” – spiega invece il presidente di Coldiretti Battista Cualbu.