La pandemia del Covid-19 ha portato il nostro paese, in particolare la Campania, a dover affrontare problemi economici
A quasi un mese dall’inizio della Fase 2, è tempo per l’Italia fare i conti con i contraccolpi economici della pandemia di Covid-19. Come indicato dall’ ultimo rapporto dell’Istat si contano più di 100 mila famiglie italiane bisognose di cui il 20% in Campania. La Regione risulta essere una polveriera in cui è presente anche un alto tasso di chi ha lavorato sempre nell’ ombra, quella nera del lavoro sommerso. I lavoratori in nero campani conta ben il 60% e, rapportandolo alle stime economiche, rappresenta il 10% del Pil regionale.
Una strategia per lo sviluppo economico e sociale
È indubbio che si abbia la necessità di elaborare una visione unitaria in grado di implementare una strategia per uno sviluppo economico e sociale. Proprio come proposto dal Vice Segretario regionale Centro Democratico, Giovanni D’Avenia. Sostiene che: «L’emergenza sanitaria di Covid-19, ha provocato una forte crisi economica e sociale soprattutto nella regione Campania. La pandemia ha reso ancora più estreme le condizioni di vita di alcuni nostri concittadini. Molte famiglie, infatti, sono rimaste senza reddito e alcuni stanno patendo la fame. A tal proposito, con la collaborazione del banco alimentare e delle associazioni “Più Sud” e “Super Sud”, ho ritirato tanti pacchi alimentari da donare alle persone bisognose. È un momento difficile per la nostra comunità ed è necessario compiere uno sforzo per migliorare la situazione».
L’ emergenza campana
Un impegno comune per il tessuto sociale campano, quindi, oggi costretto a fare i conti con una grave crisi economica. Essa è nata dall’ emergenza sanitaria e dal conseguente diffondersi di sacche di povertà e disagio. In questo caso le istituzioni ricoprono un ruolo centrale al fine di migliorare la situazione attuale concependo piani di rilancio dell’economia volti a mitigare le problematiche economiche e lavorative esistenti.