Dino Rubino

Dino Rubino pubblica ‘time of silence”

Dopo la fortunata esperienza del lungo tour dello spettacolo teatrale ‘Tempo di Chet’ con Paolo Fresu e Marco Bardoscia, il 19 giugno Dino Rubino pubblica il quinto album per la Tǔk Music, dal titolo ‘time of silence”.

L’album contiene 10 brani interamente composti da Rubino, che si cimenta al pianoforte eccetto nel conclusivo ‘Settembre’ dove è anche al flicorno, coadiuvato da collaboratori di lungo corso come Emanuele Cisi al sassofono tenore, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Enzo Zirilli alla batteria.

Dino Rubino
Dino Rubino

Il disco è un nuovo capitolo nella ricerca spirituale del musicista siciliano, intrapresa con Kairos, sempre più impegnato a scavare nell’essenza della musica, con il tema del silenzio come filo conduttore.
Silenzio inteso come condizione necessaria per la creazione artistica, come momento di attesa, di promessa, di rispetto, di ascolto, di preghiera, di concentrazione, ma anche di scoperta e confronto con sé stessi non necessariamente in termini positivi.
E infine come dimensione che ci ha accompagnato in questi mesi di isolamento, con un silenzio surreale che avvolgeva le nostre altrimenti caotiche città.

Musicalmente ‘time of silence’ procede in continuità in particolare col precedente album ‘Where is the happiness?’, dove l’accento è posto sulla melodia e i 4 strumenti dialogano come se fossero una voce unica e si muovono seguendo un sentimento univoco di profonda serenità e armonia.

La magnifica immagine di copertina è opera dell’illustratore svizzero Stephan Schmitz. Formatosi alla School of art and Design di Lucerna, vive a Zurigo. Schmitz è vincitore di numerosi premi, tra cui American Illustration Award e Lurzers Archive best 200 Best Illustrators Worldwide, e i suoi lavori sono stati pubblicati da Elle, The York Times, Science, New Scientist, The Telegraph, Frankfurter Allgemeine Zeitung e Radio Times BBC.

L’ARTISTA

Dino Rubino nasce a Biancavilla, in provincia di Catania, il 20 ottobre 1980.

A undici anni inizia a studiare il pianoforte presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania, ma, dopo appena tre anni, dopo aver visto suonare Tom Harrell, decide di abbandonarlo per intraprendere lo studio della tromba. Nel 1995 frequenta i seminari di Siena Jazz, ottenendo una borsa di studio per frequentare l’anno successivo. Nel 1998 vince il premio Massimo Urbani come miglior talento nazionale emergente. Riconoscimento che gli aprirà alcune importanti porte; nel 2000, infatti, viene chiamato da Furio Di Castri a far parte al progetto “Giovani artisti d’Europa” – progetto che durerà un paio d’anni tenendo concerti Torino, Sarajevo, Israele, Stoccolma. Nel frattempo ricomincia a studiare il pianoforte, strumento che – contemporaneamente alla tromba – non abbandonerà più.

Nel 2008 entra a far parte del gruppo di Francesco Cafiso, con cui suonerà per cinque anni, incidendo sei dischi. Nel 2009 si diploma in pianoforte e inizia la specialistica in jazz al Conservatorio A. Corelli di Messina, che concluderà all’inizio del 2012.

Nel 2011 viene chiamato da Paolo Fresu per entrare a far parte della sua etichetta discografica “Tûk Music”. Nel luglio del 2014 è ospite – per una residenza mensile – dell’Istituto di Cultura Italiano di Parigi all’interno della rassegna “Les promesses de l’Art”. Da quel momento inizia a collaborare con musicisti italiani che vivono da anni a Parigi tra i quali Aldo Romano e Riccardo Del Fra. Un’esperienza incisiva che ha portato Dino a trasferirsi per un lungo periodo a Parigi.

Attualmente è attivo con il suo progetto in solo, “Roaming Heart”, e leader di “On Air Trio”, formazione con Paolino Dalla Porta ed Enzo Zirilli, e dell’ottetto “Kairòs” con Giuseppe Mirabella, Riccardo Fioravanti, Adam Nussbaum più un ensemble di quattro fiati. Ha registrato quattro dischi da leader: “Mi sono innamorato di Te” per l’etichetta Giapponese “Venus”, “ Zenzi” e “Kairòs” per la Tǔk Music di Paolo Fresu e il recentissimo piano solo registrato a Parigi  pubblicato a Giugno del 2015 coprodotto dalla “Tǔk Music” e dall’etichetta francese “Bonsai Music”.

Nel corso degli anni ha suonato in moltissimi Festival: Canarias Jazz, Umbria Jazz, Roma Auditorium Parco della musica, Londra Istituto Cultura, Santiago Jazz EU, Marciac Jazz Festival, Shangai Italian Expo, Portogallo Loulè Jazz Festival, MITO jazz Festival, Umbria Jazz Balkanic Windows, Skopje Jazz Festival, Città del Messico, Caracas, Colombia, Rochester, Kiev, Toronto, Jakarta, Parigi, Lima.

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About Simone Cavagnino

Giornalista, autore e conduttore. Dopo la maturità scientifica, compie studi giuridici e si occupa di giornalismo musicale. Ha collaborato con l'emittente televisiva Infochannel Tv Sardinia, con magazine nazionali e quotidiani regionali. Ha curato il documentario "La memoria del suono" dedicato alla figura dell'artista sardo Pinuccio Sciola. È del giugno 2018 il suo primo libro dal titolo "Sardegna, Jazz e dintorni" edito da Aipsa Edizioni, scritto in collaborazione con il giornalista Claudio Loi. È esperto di produzioni audio, video, social media e collabora con numerosi festival culturali regionali. Dal 2020 cura progetti legati alla comunicazione istituzionale.