Si apre una nuova era per i viaggi nello spazio, nelle rotte che dalla Terra portano alla Stazione Spaziale Internazionale prima e poi magari fino alla Luna. Nuove frontiere dell’esplorazione grazie a Elon Musk
La navicella Crew Dragon, della Space X, compagnia fondata 15 anni fa dal magnate Elon Musk, è stata lanciata ieri alle 21.22 ora italiana (le 15.22 in Florida) per la missione “Demo 2”, e dopo dieci minuti era in orbita terrestre. Tutti i dati e i parametri sono controllati dai due astronauti, Bob Behnken, già ai comandi di due Shuttle, e Doug Hurley, anch’egli veterano di due missioni nello spazio, sugli schermi piatti a cristalli liquidi dell’avveniristica capsula, realizzata con tecnologie moderne e che nei progetti di Elon Musk potrà essere riutilizzata.
Il lancio nello spazio è avvenuto dalla storica rampa 39/A del Kennedy Space Center dalla quale sono partite le missioni Apollo dirette alla Luna, e quelle dello Space Shuttle che hanno permesso di costruire la Stazione Spaziale. Il primo stadio del razzo Falcon 9 della SpaceX è riuscito perfettamente ad atterrare, è questa la grossa novità rispetto agli altri vettori: il razzo che porta la navicella al confine dello spazio sarà infatti riutilizzato nel giro di un mese abbattendo notevolmente i costi. Questa, per Crew Dragon, è l’ottavo lancio dall’inizio del 2020.
“We have liftoff. History is made”, questo il tweet della Nasa alla partenza della Crew Dragon, “siamo partiti, la storia è fatta”. Ovviamente soddisfatto anche il presidente Trump: “E’ incredibile” è stato il primo commento. “Non è che l’inizio. Dei veri geni, nessuno lo fa come noi”, ha osservato il presidente, aggiungendo che le imprese americane nello spazio saranno “una delle cose più importanti fatte nella sua amministrazione”.