Passo per passo, sempre più visual
Spotify pensa a realizzare un’area visual per integrare i video con i brani proposti in streaming audio.
Spotify non è la Radio. Lo sappiamo. Ma lo precisiamo in apertura per anticipare le solite critiche di forma. Già, perché poi, nella sostanza, l’utente, che non è un accademico, ne percepisce poche di differenze tra i due media. Quantomeno tra le radio musicali ed i canali free di Spotify.
Competitor d’altro canto, sul piano commerciale, Spotify compete con la Radio, vendendo spot pubblicitari (digital audio) al pari delle emittenti classiche (pur con qualche inciampo).
E viceversa: con i brand bouquet di radio verticali (che in alcuni casi arrivano a centinaia) le Radio aggrediscono Spotify sul suo terreno. Peraltro con successo di pubblico tutto da verificare, visti gli scarsi risultati di alcune operazioni radiofoniche di questo tipo, pur annunciate in pompa magna.
Visual Spotify
Sta di fatto che, come la Radio, Spotify, reduce da un lockdown penalizzante, ha capito che la musica non è fatta solo di audio. Ha infatti una componente visiva (visual, come si suol dire) – nel senso ampio del termine, cioè non solo in relazione all’abbinamento del videoclip originale del brano – che un pubblico sempre più vasto (e soprattutto giovane) considera inscindibile.
Il dominio di YouTube Music
Sebbene la presenza di video sulla piattaforma dell’OTT dello streaming audio on demand non sia una novità assoluta, a quanto ci risulta ora Spotify la vuole potenziare notevolmente, realizzando, appunto, un’area visual. Anche se, in realtà, il competitor non è la Radio, ma YouTube Music, dominatore del segmento.
Tab Video
Al momento, la funzionalità video di Spotify non è ancora disponibile: è presente però un tab Video che riporta la volontà del player streaming di colonizzare nuove aree.
Ma siamo pronti a scommettere che prima della fine dell’estate una nuova release video sarà disponibile sulla piattaforma svedese lanciata 12 anni e fondata due anni prima da Daniel Ek. (E.L. per NL)