Milioni di bambini potrebbero perdere il diritto allo studio per sempre
Allarme di Save the Children, a fine anno, almeno 9,7 milioni di bambini nel mondo saranno costretti a lasciare la scuola.
L’organizzazione ha posto l’ attenzione sui bimbi e gli adolescenti a livello mondiale. Attraverso “Save our education” ha richiesto alla comunità internazionale di investire nella formazione. I profondi tagli all’istruzione potrebbero portare all’interruzione del percorso scolastico di milioni di bambini.
Il dato è emerso in base a tre parametri: il tasso di abbandono scolastico precedente all’emergenza, le diseguaglianze sociali, economiche di chi lascia la scuola e il numero di anni di frequenza scolastica.
Il risultato, sono dodici i paesi con un maggiore rischio di abbandono scolastico. Tra questi: Niger, Ciad, Mali, Afghanistan, Liberia, Mauritania, Guinea, Yemen, Nigeria, Senegal, Pakistan e Costa d’Avorio. A rischiare di più sono le bambine, perchè potrebbero essere costrette a matrimoni precoci e al lavoro minorile.
La chiusura delle scuole ha portato una crisi nel settore formativo, tenendo i bambini lontano da luoghi sicuri dove potevano giocare con gli amici, ma soprattutto avere almeno un pasto assicurato al giorno e accedere ai servizi sanitari, compresi quelli per la salute mentale.
“Se permettiamo questa crisi educativa nel mondo, il futuro dei bambini sarà incerto. La promessa di garantire un’istruzione di qualità a tutti entro il 2030 sarà irrealizzabile per molti anni. Per questo chiediamo che i governi abbiano a cuore le nuove generazioni. Tutti i bambini hanno il diritto di imparare, sviluppare e costruire la propria vita meglio di quello che avrebbero potuto fare i loro genitori. Questo sia che vivano in un campo profughi in Siria, in una zona di conflitto nello Yemen, in una zona urbana sovraffollata o in un remoto villaggio rurale, ha dichiarato Inger Ashing, Ceo di Save the Children“.