Da febbraio 2020 il livello di occupazione è diminuito di oltre mezzo milione di unità. A maggio il tasso di disoccupazione risale al 7,8% (+1,2%) e tra i giovani al 23,5% (+2%). Lo rivela l’Istat spiegando che con le graduali riaperture torna a crescere il numero di persone in cerca di lavoro, con un aumento del 18,9%.
Nel mese di maggio continua a ritmo meno sostenuto rispetto ad aprile, mese di pieno lockdown, la diminuzione del tasso di occupazione, che su base mensile segna un -0,4% pari a -84mila unità, coinvolgendo soprattutto le donne (-0,7% contro -0,1% degli uomini, pari rispettivamente a -65mila e -19mila).
Nel commento ai dati provvisori su occupati e disoccupati di maggio, l’Istituto sottolinea che comunque gli ultimi dati mensili descrivono un’evoluzione diversa rispetto a quella dei mesi precedenti: rispetto a marzo e aprile la diminuzione dell’occupazione è più contenuta, il numero di disoccupati sale sensibilmente a seguito del contenimento delle restrizioni previsto dal Dpcm del 26 aprile e si osserva un recupero consistente di ore lavorate.
Rispetto al mese di aprile, a maggio continua dunque, anche se a ritmo meno sostenuto, la diminuzione dell’occupazione. Torna, invece, a crescere il numero di persone in cerca di lavoro, a fronte di un marcato calo dell’inattività. Dopo due mesi di decisa diminuzione, aumenta anche il numero di ore lavorate pro capite.
Maggio, infatti, è stato il mese caratterizzato dalla graduale ripresa delle attività dopo il lockdown e le chiusure dovute alla pandemia di coronavirus. Tradotto in numeri questo significa che il numero di inattivi, cioè di persone che non sono occupate e non cercano un lavoro, risulta in diminuzione dell’1,6%, pari a -229mila unità.