Turismo in Sardegna stagione compromessa, per il trasporto aereo e per il sistema aeroportuale sardo è stato un luglio pessimo. Timidi segnali di ripresa per agosto
Per il sistema aeroportuale sardo e per il Turismo in Sardegna è stato un luglio da dimenticare. Rispetto a 12 mesi fa, i tre scali di Cagliari, Olbia e Alghero hanno registrato rispettivamente un calo del 60%, del 63% e del 62%.
Tutto previsto e prevedibile per una stagione condannata al segno meno dalla pandemia e dal lockdown, e che ha tenuto chiusi per mesi Olbia e Alghero e ha costretto Elmas a un’operatività limitatissima.
I segnali di ripresa del traffico sono deboli e instabili.
Sogaer, Geasar e Sogeaal considererebbero un buon risultato una perdita vicina al calo dei movimenti. Ciò significherebbe che sugli aerei confermati rispetto a un anno fa si viaggia con lo stesso coefficiente di riempimento.
L’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia registra un calo vistoso, anche perché l’anno scorso aveva messo la freccia e si era attestato come leader del trasporto aereo sardo. Nel luglio 2019 erano transitati nello scalo gallurese 604mila passeggeri. Quest’anno si chiuderà con 224mila e un calo del 63%. Va detto, però, che a Olbia i movimenti sono calati del 73%, passando dai 7.676 verificati da Assaeroporti nel 2019 ai 2mila di quest’anno.
Dunque a Olbia si viaggia con gli aerei più carichi rispetto a Cagliari e Alghero, ma occorrerebbe aumentare i movimenti.
L’aeroporto “Mario Mameli” di Elmas cala del 60% da luglio 2019 a luglio 2020. Passando da 588mila e 547 passeggeri dichiarati da Assaeroporti ai 240mila attuali. Sogaer guarda ai 59mila di giugno, tira un sospiro di sollievo e si considera soddisfatta del fatto che, nonostante quel dato sconfortante, il mese scorso quello di Cagliari è stato il quinto aeroporto in Italia per traffico.
Non c’è un dato definitivo sui movimenti in luglio di quest’anno, ma il calo rispetto ai 5mila e 179 del luglio 2019 si avvicina al 40% registrato anche ad Alghero. Dove i passeggeri sono calati del 62%, passando in un anno da 205mila e 289 ai 76mila620 transitati al “Riviera del Corallo” sino a domenica scorsa, con un calo netto del coefficiente di riempimento degli aerei.