San Teodoro: spiagge chiuse dalle 22 causa Coronavirus

OMS: due anni per sconfiggere la pandemia

Sono 1071 i nuovi casi di Coronavirus e 3 i morti registrati ieri in Italia nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il ministero della Salute aggiornando i dati relativi al contagio

In Italia sono 1071 i nuovi casi di Coronavirus e 3 i morti registrati ieri  nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il Ministero della Salute aggiornando i dati relativi al contagio. Con la nuova impennata, sale a 258.136 il totale dei casi, mentre le vittime sono in tutto 35.430. Attualmente sono 16.678 le persone positive al Covid: 924 sono ricoverate con sintomi, 64 in terapia intensiva e 15.690 in isolamento domiciliare. Solo la Valle d’Aosta e la Basilicata non ha registrato nuovi casi nelle ultime 24 ore. Le Regioni dove invece c’è stato l’incremento più alto sono la Lombardia con 185 casi, il Lazio con 245 e il Veneto con 160

Nel mondo gli Stati Uniti, il Brasile e l’India restano i Paesi maggiormente colpiti dal Coronavirus, mentre in Europa destano preoccupazione i dati giornalieri che arrivano dalla Francia. Questa la stima dell’Oms. Dopo il picco di giovedì, Parigi ha registrato venerdì altri 4.586 contagi e 23 morti: numeri che non si vedevano dai tempi del lockdown. Stessa cosa in Spagna, che da giorni oscilla attorno ai 3.500 nuovi casi quotidiani: l’ultimo dato parla di 3.650 contagi in 24 ore e 25 nuovi decessi nel Paese, importante meta turistica dichiarata ormai zona rossa da gran parte dei partner europei. Senza imporre nuovi lockdown, la comunità di Madrid è tornata tuttavia a invitare la popolazione a restare a casa nelle zone con il maggior numero di contagi.

Secondo l’Oms Organizzazione Mondiale della Sanità, per sconfiggere il Coronavirus, che nel mondo, ad oggi, ha già causato quasi 800mila morti e oltre 22 milioni di contagi, ci vorranno non meno di due anni. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ricordato che la precedente pandemia, l’influenza spagnola del 1918, durò appunto due anni.

About Antonio Aversano

Nato a Calasetta vivo a Cagliari da diversi anni, ho una laurea in Economia e Commercio ma mi sono sempre piaciute le materie storiche ed archeologiche, per questo dal 2017 sono iscritto alla facoltà di Studi Umanistici in Beni Culturali e Spettacolo. Il mio hobby preferito dopo lo studio è il trekking.

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