Annunciati a La Maddalena i vincitori del Premio Solinas

Hybris di Vincenzo Cascone, Post Partum di Chiara Zago e La Roba di Alberto Gottardo e Francesca Sironi tra i vincitori della 35ma edizione del Premio Solinas

Dopo tre giornate di scambi tra produttori, sceneggiatori, registi e studenti, riflessioni sul futuro delle storie e creazione di nuove reti collaborative tra gli ospiti della manifestazione, nella magica cornice de La Maddalena sono stati proclamati i vincitori dei concorsi del Premio Solinas.

“A conferma della vitalità del cinema nella nostra isola, siamo stati determinati ad accogliere a La Maddalena il premio Franco Solinas, il più prestigioso premio italiano per la sceneggiatura – dichiara l’assessore  regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Andrea Biancareddu  Questa capacità di investimento, di scoperta di nuovi talenti e di disseminazione di esperienze è un segno evidente di crescita ed espansione  della filiera audiovisiva isolana e della sua capacità attrattiva e coesiva nel panorama nazionale”. 

Premio Franco Solinas al Miglior Soggetto

La giuria del Premio Franco Solinas al Miglior Soggetto ha decretato il progetto vincitore che si aggiudica il premio da 1.000 euro e le Borse di sviluppo per un ammontare complessivo di 6.000 euro da suddividere tra gli stessi finalisti.

Vince Hybris (titolo originale Persefone ) di Vincenzo Cascone e Eleonora Galasso  “per averci divertito e appassionato, con il ritmo di una ballata scanzonata tanto leggera quanto precisa nel ritrarre i sentimenti umani, raccontandoci le avventure tragicomiche di una giovane donna libera nelle azioni ma piena di limiti imposti dalle proprie debolezze; e per aver creato, tramite il tono della scrittura e una lingua di rara efficacia, un mondo sopra le righe eppure sempre credibile come i personaggi che lo abitano.”

La giuria ha assegnato due menzioni speciali. Una per Menocentonovantaseigradi (titolo originale Non svegliarmi quando te ne vai) di Emanuele Sana “per aver saputo utilizzare con scaltrezza, coraggio e abilità uno spunto di genere – l’ibernazione di un uomo e il suo risveglio dopo quasi cinquant’anni – per raccontare una storia intima ma al tempo stesso collettiva. Una storia che riflette in modo profondo e a volte struggente su temi universali e potenti, come l’amore, il sacrificio, la paternità e la memoria.”

L’altra a Dai, Ringo! (titolo originale Ringo) di Edoardo Puma “per aver creato un personaggio incontenibilmente vitale, farsesco e fin troppo umano; per averlo messo al centro di una narrazione classicamente solida; per avergli dato un obiettivo semplice e impossibile, la redenzione sotto forma di duemila euro; per averlo vestito, infine, con una camicia hawaiana rosa pallido che ci sembra impossibile dimenticare.

Premio Solinas Experimenta Serie

La giuria del Premio Solinas Experimenta Serie in collaborazione con Rai Fiction ha annunciato il Progetto Vincitore che verrà opzionato dal Premio Solinas per poter realizzare un pilota di serie da 25 minuti con un budget massimo di euro 120.000.

Vince Post Partum (titolo originale Baby Blues) di Chiara Zago: “una serie che affronta da un punto di vista originale, quello paterno, il tema intimo e scomodo della depressione post partum. Nel corso dello sviluppo si è evidenziata una forte definizione del protagonista ed un convincente equilibrio dei toni, in cui drama e comedy riescono a coesistere armonicamente.”

La Giuria del Premio Solinas Experimenta Serie ha deciso di assegnare due menzioni speciali. Una per Come la notte (titolo originale Come la notte) di Alessandro Bosi e Mary Stella Brugiati: “un progetto fondato su una figura femminile potente e dalla caratterizzazione originale, alle prese con la difficoltà universale di adattarsi con il mondo che ci circonda. Nel corso dello sviluppo la protagonista e il suo background hanno acquisito una caratterizzazione ancora più articolata, rendendo la serie estremamente moderna nei temi affrontati.

L’altra a La Borda (titolo originale La voce della nebbia) di Francesco Bitto, Francesco Ferrazzi, Erica Gallesi e Nicolò Orlandini, una storia coinvolgente in cui il gotico-padano della tradizione italiana incontra il mondo dell’adolescenza kinghiana. Lo sviluppo ha definito al meglio l’articolazione narrativa seriale, affrontando, in modo non ideologico e in piena aderenza con il genere, il tema dell’integrazione.”

Premio Solinas Documentario per il Cinema

La Giuria del Premio Solinas Documentario per il Cinema in collaborazione con Apollo11 composta da Peter Marcias, Natalie Cristiani, Annamaria Morelli, Giovanni Spagnoletti, Ludovica Fales, Giacomo Ravesi, Gianfranco Pannone, Agnese Fontana, Heidi Gronauer, Annamaria Granatello ha decretato il progetto vincitore che si aggiudica Il Premio Solinas Miglior Documentario per il Cinema 2.000 euro.

Vince il Premio Solinas Miglior Documentario per il Cinema La Roba (titolo originale Verso la spiaggia) di Alberto Gottardo e Francesca Sironi: “con grande attenzione e passione socio-antropologica, si vuole raccontare la realtà di Gorino, un paese di circa duemila abitanti, all’estremo Delta del Po, dove da qualche anno si è scoperta una ricchezza nascosta ma che potrebbe anche esaurirsi in breve tempo. Si tratta della coltivazione e della raccolta delle vongole filippine, diventate presto la principale fonte economica di una zona, quella tra Goro e Gorino, in cui il 45% dei giovani abbandona gli studi per poter lavorare e guadagnare subito. Il progetto, ben esposti sia sul piano dei contenuti che su quello linguistico, intende scandagliare, tra l’altro, oltre alla piccola comunità ormai diventata ricca con il commercio ittico, in particolare una classe dell’istituto professionale Cesta nel quale il maestro-pescatore Luca insegna i segreti del mestiere. Una preziosa occasione per far conoscere e riscoprire, anche paesaggisticamente, un pezzo di provincia del nostro paese legato all’acqua e alla pesca, già raccontato nel dopoguerra, in epoca neorealista (si pensi a Gente del Po di Antonioni e, andando oltre, fino a scendere più giù, alla Sicilia de La terra trema di Visconti) e che oggi si ripropone in una chiave nuova, dove il benessere diffuso si fa persino minaccioso.”

La Giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali.  Una a Il piano segreto (titolo originale Caso Perriera) di Ruben Monterosso e Federico Savonitto: “Michele Perriera è stato uno scrittore e regista, tra i fondatori del Gruppo 63 di Palermo. I figli Gianfranco e Giuditta insieme a ciò che resta di una vera comunità di persone che gli ruotava intorno, provano ad organizzare un grande evento per le celebrazioni del decennale della morte. Gli autori del progetto Ruben Monterosso e Federico Savonitto ci conducono in una Palermo moderna che guarda al passato, e attraverso il teatro ci restituiscono il valore dell’artista Perriera. Per il lavoro di ricerca e l’attenzione alla memoria storica, soffermandosi all’Italia durante la pandemia Covid-19 e la sua ripartenza la giuria del Premio Solinas Documentario assegna una menzione speciale a IL PIANO SEGRETO”. 

L’altra a Mind (titolo originale Manas- sui sentieri della mente) di Livia Giunti e Francesco Andreotti  “per aver sviluppato un progetto estremamente originale in maniera complessa e articolata, dimostrando, anche durante la sessione di pitch, una consapevolezza stilistica che si promette di governare e integrare stilemi registici e sguardi eterogenei: dall’osservativo alla visione soggettiva, all’onirico. Il progetto riflette inoltre su un tema di grande rilevanza nel dibattito attuale che coinvolge i rapporti fra scienza e spiritualità, Oriente e Occidente, cultura scientifica e filosofia buddista, seguendo le nuove traiettorie di ricerca medica sperimentale intorno alle neuroscienze e alle frontiere inesplorate fra mente e cervello.”

Premio IDS Academy e IDS Industry

Novità di quest’anno è stata l’assegnazione del Premio IDS Academy e del Premio IDS Industry da parte della Giuria del Premio Solinas Documentario per il Cinema.

Vince il Premio IDS Academy (Il premio assegnato a un autore/autrice di un progetto di documentario in sviluppo, e in cerca di produzione) L’invisibile (titolo originale Il fantasma) di Michele Bertini Malgarini e Ugo Piva “per il lavoro degli autori che risponde all’urgenza di raccontare il completo ritiro dalla vita sociale di alcuni giovani, detti Hikikomori. Un fenomeno mondiale che in Italia comprende più di 100.000 ragazzi. La difficoltà di accesso e la scelta di una forma narrativa declinata tra realtà e finzione, capace di coinvolgere creativamente i protagonisti nella narrazione stessa, ne rappresentano allo stesso tempo l’urgenza e l’originalità del racconto.”

Vince il Premio IDS Industry (Il premio assegnato a un autore/autrice che ha già un produttore coinvolto nello sviluppo del progetto) Capelloni (titolo originale Capelloni) di Pierpaolo De Mejo “per la scelta originale di una cifra narrativa che affronta con accattivante leggerezza un racconto intimo e intenso. A partire dal ritrovamento del diario paterno l’autore ne riscoprir la complessa figura di artista e di uomo mentre allo stesso tempo ci restituisce lo spirito di un’intera generazione, attraverso la figura di un giovane attore, tra i protagonisti del musical Hair nella prima versione italiana del 1970.”

La manifestazione si è svolta con la collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna, partner strategico del Premio dal 2018.

Il Premio Solinas è sostenuto da: MIBACT, Regione Sardegna e Fondazione Sardegna Film Commission. Gode del Patrocinio di: Comune di La Maddalena, SIAE, Istituto d’Istruzione Superiore G.Garibaldi, Università di Cagliari e di Sassari e delle Associazioni di Categoria 100autori, ANAC, Writers Guild Italia, Doc/It, ANICA, APA e AGICI. Viene realizzato con la collaborazione di: Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Festival del Cinema Italiano di Madrid, Cinemed, Apollo11, Bookciak Azione!, Magie Letterarie, Artchivio, Istituto d’Istruzione Superiore G.Garibaldi, Olbia Film Network, Alice Nella Città, Associazione Red Shoes Diaries e Cartoon Italia.

About Salvatore Uccheddu

Classe 1989. Appassionato cinefilo a 360°, degustatore di birre e di pizze. Amante dei bei film, ma anche di quelli brutti, davvero brutti. Si è cimentato come regista in lavori discutibile fattura. Irriducibile cacciatore di interviste agli addetti ai lavori della settima arte.

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