“Le sirene hanno smesso di cantare”, il libro di Gaetano Mura sarà presentato il 12 settembre a Urzulei. Alcuni brani del libro saranno letti dal parroco don Marco Congiu
Fa tappa a Urzulei il tour di presentazione del libro di Gaetano Mura: Le sirene hanno smesso di cantare, edito da Il Maestrale. L’opera sarà presentata al pubblico sabato 12 settembre in piazzetta Lorischina, in caso di maltempo la manifestazione si svolgerà presso l’aula consiliare del Comune.
La manifestazione vedrà la partecipazione del parroco del paese don Marco Congiu che leggerà alcuni dei brani del libro del navigatore oceanico di Cala Gonone. Durante la serata dialogherà poi con la docente Rosanna Mesina.
L’evento, organizzato dal Centro di educazione ambientale Supramonte e dal Comune di Urzulei, sarà aperto dalla proiezione del docu-film “Solo” che documenta la navigazione del velista durante il suo tentativo di giro del mondo in solitaria.
Dopo la tappa di Urzulei è prevista la presentazione il 23 settembre a Sassari e il 2 ottobre a Orosei.
Il libro
Quel Mediterraneo di popoli e culture su cui si affaccia la nativa Cala Gonone, sulla costa orientale della Sardegna, diventa molto presto l’habitat di Gaetano. Quelle acque alimentano una passione che unisce desiderio di indipendenza e voglia di libertà, e di questa precoce spinta narra subito il libro. L’acquisizione della prima barca, il paese e i suoi abitanti, la pesca, la costruzione di una nuova barca. È l’inizio di un vasto articolarsi di fatti, riflessioni, flash back, dentro un continuo viaggio nel tempo e nello spazio. Un viaggio che vuol dire soprattutto conoscenza, quando gli approdi, reali e ideali, significano stabilire rapporti umani insolubili e stringere forti legami di amicizia.
La storia di Gaetano
Per Gaetano, i mari che solca non sono un elemento di divisione ma di unione e vicinanza. Come la solitudine voluta non è isolamento ma ricerca dell’altro. E’ irresistibile il richiamo proveniente dalla circumnavigazione del mondo in solitario. E Gaetano si butta nell’impresa per tentare di superare il record. Un mare non sempre benevolo apporterà però tali danni alla barca da costringere a un “atterraggio” australiano e da non consentire la prosecuzione dell’impresa.
Il rientro a casa favorisce l’elaborazione di quanto avvenuto e offre l’opportunità di un altro viaggio, mentale e memoriale, anche questo denso di fatti: Gaetano ritorna fanciullo nella natura aspra di Sardegna, ma anche nel lungo giro in Cecoslovacchia con i genitori. Riaffiorano piacevoli memorie sopite, ricompaiono, fra i fantasmi del passato, i campi di sterminio visitati e l’emozione forte fino alle lacrime del ragazzo che scopre per la prima volta il male assoluto. Così questo libro non è solo un libro di avventure, non è solo un racconto di viaggi, e nemmeno soltanto una biografia o un testo sportivo: è tutte queste cose insieme, armoniosamente distribuite in pagine che lasciano nel lettore tante emozioni e un senso di compiutezza.