Among Us, creato da tre ragazzi di Seattle. Niente scontri a fuoco e grafica minimale. Spinto dagli youtuber è ora in testa alle classifiche negli Usa e in Inghilterra.
Esplode il fenomeno di Among Us, nuovo tormentone alla Pokémon Go o Fortnite che però con loro non ha nulla a che spartire. Ha un sapore antico, quasi da gioco da tavola tradizionale. Prendete un classico del cinema come Invito a cena con delitto, ma ambientato in un’astronave come la Nostromo del film Alien dove c’è un colpevole da cercare fra l’equipaggio. Nessuno scontro a fuoco e grafica retro anni Novanta: pochi pixel, qualche colore, animazioni semplici. E’ bastato per attirare una marea montante di persone, soprattutto fra i più giovani.
All’inizio di ogni partita fra i dieci giocatori vengono scelti uno o due impostori. Solo loro sanno di esserlo e hanno il compito di manomettere la nave e uccidere gli altri senza farsi scoprire. La missione del resto dell’equipaggio è invece portare a termine alcuni compiti e scoprire e cacciare i sabotatori votando le espulsioni e sperando di non proiettare nello spazio la persona sbagliata. Il sabotatore ha abilità speciali, può ad esempio passare per i condotti dell’aria passando da una sala all’altra, e quando uccide non deve farlo di nascosto pena la cacciata immediata. Ad ogni incidente e ad ogni uccisione, viene indetta una riunione d’emergenza che è poi uno dei momenti topici di Among Us. Si discute, ci si difende quando si viene additati, si bluffa se si è un sabotatore e si vota chi buttar fuori dalla nave.
Che ormai siano youtuber ed influencer a decretare le sorti dei videogame, nel bene come nel male, non è una novità. Lo stesso Fortnite ha un legame simbiotico con le star del web, iniziando da Richard Tyler Blevins, ovvero Ninja. Ad agosto del 2019 sempre PewDiePie per la prima volta in vita sua si era messo a giocare a Minecraft quando il gioco sembrava ormai fuori moda. Risultato: 570 milioni di visualizzazioni con il sorpasso su YouTube di Fortnite. Ma stavolta si tratta di un titolo completamente diverso, tecnicamente poco evoluto e con una logica di fondo che viene dall’era dei giochi da tavolo. Fino a ieri sembrava impossibile che un videogame simile potesse conquistare il mondo. E’ successo, prendendo piede per di più da Asia e Sud America, al di fuori delle grandi major dell’intrattenimento digitale e delle loro console. Anche questo un segno dei tempi.