Protezione Civile: si cercano medici e infermieri per far fronte all’emergenza, 1500 persone tra sanitari e addetti al contact tracing
La ricerca e gestione dei contatti (contact tracing) è una componente chiave delle strategie di prevenzione e controllo del COVID-19. L’obiettivo è identificare rapidamente i casi secondari e prevenire l’ulteriore trasmissione dell’infezione.
Si svolge attraverso 3 fasi:
1) Identificazione delle persone esposte all’infezione SARS-CoV-2;
2)Colloquio con i contatti, per valutare i sintomi e il rischio, e fornire istruzioni sui comportamenti da tenere;
3)Monitoraggio per 14 giorni dopo l’ultima esposizione. Questo, per verificare l’eventuale insorgenza di sintomi e identificare rapidamente i casi secondari, isolarli e trattarli.
La ricerca dei contatti (o contact tracing) è uno strumento fondamentale di sanità pubblica. Soprattutto, per la prevenzione e il controllo della diffusione delle malattie trasmissibili da persona a persona. Infatti, viene utilizzato quotidianamente per il controllo di varie malattie infettive come la tubercolosi, il morbillo, e alcune malattie trasmesse sessualmente (es. sifilide, infezioni da HIV). L’obiettivo del contact tracing è quello di
identificare rapidamente le persone esposte a casi esistenti. In quanto, potenziali casi secondari, e prevenire l’ulteriore trasmissione dell’infezione
Il COVID-19
Malattia infettiva causata da un nuovo coronavirus, il SARS-CoV-2. Il primo caso di malattia è registrato a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019. Da allora, l’estrema trasmissione del virus nel mondo. L’11 marzo 2020, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) ha dichiarato che l’epidemia di COVID-19 poteva essere considerata una pandemia. In Italia, dall’inizio dell’epidemia al 26 maggio 2020 riportati al sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità oltre 230.000 casi. Questi, diagnosticati dai laboratori di riferimento regionale come positivi per SARS-CoV-2 e notificati oltre 31.000 decessi.
Il legame tra Covid-19 e contact tracing
Il contact tracing è una parte fondamentale della risposta all’epidemia di COVID-19 in diversi Paesi che hanno ridotto con successo il numero di casi (3, 4). Si tratta di una componente chiave delle strategie
di controllo del COVID-19, in combinazione con l’individuazione precoce dei casi e in sinergia con altre misure come il distanziamento fisico. Le evidenze disponibili relative all’attuale epidemia di COVID-19 indicano che il contact tracing gioca un ruolo importante sia per contenere il virus in contesti con un numero limitato di casi, sia nel contesto di una trasmissione estesa dell’infezione.
La Protezione Civile
Sono aperte le procedure per l’individuazione di 1500 unità tra personale medico e sanitario e di 500 addetti all’attività amministrativa da impiegare, su base territoriale, per rafforzare l’attività di ricerca e gestione dei contatti dei casi Covid (contact tracing). L’avviso, pubblicato ieri sabato 24 ottobre 2020, sul sito della Protezione Civile nazionale.
Come candidarsi
E’ possibile partecipare alla selezione compilando il form, già disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, fino ore 19 del 26 ottobre 2020. Alla manifestazione di interesse per 1500 unità di personale da impiegare a supporto delle strutture sanitarie territoriali impegnate nell’esecuzione dei tamponi, possono partecipare medici, infermieri, assistenti sanitari, tecnici della prevenzione e studenti universitari in discipline infermieristiche e sanitarie. Le 500 unità che saranno impiegate per il supporto amministrativo delle attività di contact tracing, saranno invece scelte tra soggetti di età compresa tra i 18 e i 30 anni, in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado e di patente europea ECDL. Al termine della procedura selettiva, il Dipartimento redigerà un apposito elenco su base regionale che sarà pubblicato sul sito dipartimentale e trasmesso alle Regioni e alla Province autonome che, previa verifica dei requisiti, provvederanno al conferimento degli incarichi.