Donne e informazione, monitorata anche la stampa sarda

Donne e informazione, monitorata anche la stampa sarda

Anche la Sardegna nel Global Media Monitoring Project, (studio internazionale sul genere nei media) il progetto di ricerca sulle donne nell’informazione.

Susi Ronchi, presidente del Corecom, parla di un “progetto prestigioso” per le donne nei mezzi di informazione. 

Quest’anno il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), grazie al supporto fornito, ha monitorato alcune emittenti locali dell’Isola e la programmazione regionale della Rai. “La Sardegna è entrata nel network internazionale per analizzare la rappresentanza e la rappresentazione di genere nei media – spiega la presidente del Corecom Susi Ronchi. E non solo, aggiunge – Appena conosceremo gli esiti del monitoraggio li divulgheremo perché vengano adottati correttivi per assicurare le uguaglianze di genere. Partecipiamo ad un progetto di grande prestigio che ci proietta verso una società che riconosca i diritti di tutti gli uomini e di tutte le donne”.
  Il Global Media Monitoring Project mette in luce le disuguaglianze di genere. Queste ultime si perpetuano dentro e fuori i mezzi di informazione e così il progetto avanza proposte per un cambiamento necessario.

Il mondo dell’informazione è quasi prettamente una rappresentazione al maschile. “Sono poco e mal rappresentate, sia nei media nazionali sia in quelli locali” dice Susi Ronchi. “Siamo molto lontani da una equa rappresentanza di genere. Esiste ancora un grande divario nella rappresentanza mediatica tra la presenza di uomini e donne. Il Corecom farà la sua parte partecipando con grande attivismo per raggiungere una par condicio di genere”.

La voce femminile e la presenza di donne è fondamentale per descrivere una realtà quotidiana quanto più vera possibile. È necessario proporre un nuovo linguaggio mediatico che abbatta i limiti di genere, dando voce a donne e uomini in egual misura. Ogni giorno notizie cartacee, trasmesse da radio e televisione, online e sui social media devono dare spazio a uomini e donne con il fine di analizzare la loro rappresentazione quotidiana.

About Carolina Farci

Studio Beni Culturali all'Università di Cagliari. Mi emoziona tutto ciò che può essere considerato arte.

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