16-17-18 Ottobre al Museo Archeologico di Olbia si terrà Maker Island. La fiera è dedicata alla fabbricazione digitale: dalla pietra alla digital fabrication.
Sbarca ad Olbia la fiera dell’innovazione Maker Island : l’Isola dei Makers. Dal 16 al 18 ottobre, al Museo archeologico, la fiera internazionale dedicata alla fabbricazione digitale: dalla pietra alla digital fabrication. Millenni di evoluzione umana: dalla manualità nella realizzazione dei primi utensili, alla stampa tridimensionale di dispositivi capaci di salvare le vite in epoca di pandemia. Dal 16 al 18 ottobre sbarca ad Olbia, nel Museo archeologico cittadino, il galeone della Maker Island – L’isola dei makers.
Evento ideato dal Fab Lab, con il patrocinio del Comune di Olbia – Assessorato alla Cultura, della Camera di Commercio del Nord Sardegna ecc. Tema della fiera, l’innovazione “dal basso”, in un approccio interdisciplinare nel quale la tecnologia si fonde col mondo del design, della moda, dell’arte e dell’impresa.
Mix capace di generare vere e proprie rivoluzioni culturali anche negli aspetti più drammatici quali, appunto, quello dell’attuale pandemia. Momento storico che ha visto i makers dare il loro contributo alla scienza, con idee che rendono l’approccio al Covid-19 più facile. Si parte dalla creazione in stampa 3D di visiere per il personale ospedaliero, al più complesso sdoppiamento per i respiratori ideato da Cristian Fracassi.
Tre le macro-aree sulle quali si strutturerà l’evento che andrà ad occupare tutto il museo archeologico.
La prima, di carattere fieristico, al piano terra, dedicata agli stand di scuole che hanno lavorato a progetti o laboratori ad alto tasso di innovazione; imprese che hanno inserito l’innovazione nella filiera produttiva; società operanti nei settori legati al mondo della Industria 4.0 che esporranno i loro prodotti innovativi; associazioni di categoria in rappresentanza del mondo dell’imprenditoria.
I veri protagonisti dell’evento: alcuni Fab Lab nazionali ed internazionali ed i fabbricatori digitali. Loro esporranno i migliori progetti selezionati da un apposito comitato tecnico nella “Call for Makers”. La seconda area, dislocata in più punti del museo, riguarderà i temi del gioco,
- con attività ludiche e tecnologiche per bambini;
- dell’arte, con installazioni di opere digitali;
- della realtà virtuale, con possibilità di testare gli ultimi ritrovati tecnologici in tema di visori 3D;
- della robotica educativa ed industriale;
- del digital food, proposte di fabbricazione digitale per la cucina professionale e casalinga.
Una terza, che sarà ospitata nella sala convegni, sarà dedicata ai talks e alle conferenze sui temi legati all’innovazione.
Sia in presenza che in streaming, si alterneranno al tavolo dei relatori ospiti nazionali ed internazionali, rappresentanti del mondo dei Fab Lab, dell’innovazione digitale, dell’impresa, delle associazioni di categoria, della scuola, della politica e delle fondazioni impegnate nel sostegno all’evoluzione tecnologica. L’ingresso alla Maker Island è interamente gratuito ed aperto a tutti.
Il tutto, ovviamente, seguirà il rigido rispetto dei protocolli in materia di contenimento del contagio.
“La Maker Island è il primo evento isolano dedicato alla digital fabrication – spiega Antonio Burrai, curatore dell’evento e project manager del Fab Lab Olbia – Un’occasione unica, di respiro internazionale, per conoscere da vicino un mondo che, oggi, ha rivelato tutto il suo potenziale mettendo a disposizione innovazione, idee e tecnica a servizio dell’industria, della cucina, della moda, della scienza e, non ultima, della medicina.
Una tre giorni alla quale hanno da subito contribuito fattivamente il Comune di Olbia, la Camera di Commercio del Nord Sardegna, la Fondazione di Sardegna, il CIPNES e la CNA Gallura. Una partnership solida che dimostra come la nostra Isola sia proiettata verso l’innovazione e attenta alle idee che, giornalmente, vengono forgiate in quelle fucine tecnologiche chiamate Fab Lab”.
Fondamentale, per la riuscita dell’evento, il supporto dei partner che, da subito, hanno condiviso l’iniziativa del Fab Lab Olbia.
“Maker Island è il primo evento in Sardegna che celebra la cultura dei makers: gli artigiani digitali del XXI secolo. – afferma Sabrina Serra, Assessore alla Cultura del Comune di Olbia – Protagonista assoluto il tema dell’innovazione “dal basso”, con un approccio al dialogo con imprese e istituzioni. Un luogo dove professionisti del settore, appassionati di ogni età e background si incontreranno per creare nuove connessioni”.
“La partecipazione alle prima edizione della Maker Island è, per Camera di Commercio di Sassari, conseguenza dell’impegno che l’Ente ripone da tempo nelle attività dedicate al mondo imprenditoriale. – sottolinea Maria Amelia Lai, Vice Presidente della Camera di Commercio di Sassari – Nord Sardegna. L’Ente Camerale è parte del network Impresa 4.0 con il Punto Impresa Digitale.
Il PID rappresenta, per le imprese, il primo punto di accesso al “mondo digitale” e alle nuove tecnologie ed è impegnato a costruire, diffondere la cultura digitale nel sistema imprenditoriale.
Nella mattinata del 17 ottobre daremo una restituzione, attraverso la testimonianza di un esperto a carattere nazionale, degli aspetti legati al lato oscuro del digitale e dei rischi ad esso connessi. Siamo in un momento in cui le idee e le conoscenze diventano fondamentali. Maker Island rappresenta un’occasione concreta per conoscere lo stato dell’arte in tema di innovazione nel nostro territorio”.
“Il Cipnes Gallura ha aderito all’iniziativa Maker Island come partner del Fab Lab, perché ne condivide la mission strategica. – spiegano Mario Gattu, presidente del Cipnes Gallura, e Aldo Carta, direttore generale del Cipnes Gallura -. In particolare il Cipnes condivide l’approccio metodologico dell’evento. Esso mira a promuovere l“innovazione dal basso” capace di attivare relazioni e interconnessioni strategiche tra i giovani “artigiani digitali”, le imprese e il sistema delle istituzioni regionali e nazionali. Queste impegnate a creare contesti per la nascita a livello territoriale delle politiche industriali ispirate al modello “Industria 4.0”.
Per questa ragione il Consorzio da qualche anno ospita – e promuove – il Fab Lab all’interno del proprio distretto produttivo di Olbia.
Nella convinzione che gli artigiani digitali (i “maker” appunto) debbano connettersi con le imprese del territorio più legate alle conoscenze e tecniche produttive tradizionali. Questo per valorizzarne il ruolo attraverso l’applicazione dell’innovazione tecnologica a nuovi processi, prodotti e servizi, che conservano comunque il valore aggiunto del “saper fare locale”.
“Siamo felici di affiancare il Fab lab di Olbia nell’amplificazione del pensiero di contaminazione digitale nelle imprese e nel territorio – conclude Marina Deledda. – Un’occasione per poter avere consapevolezza di come i processi digitali tocchino tutte le aree della vita. La velocità e viralità delle innovazioni tecnologiche ci pongono davanti a difficoltà per gli aspetti di interpretazione che l’introduzione degli strumenti digitali, possono avere nella quotidianità del lavoro.”.