“Caravelle della musica” di Ensemble Voz Latina
Note senza tempo 2^ ed. Festival Internazionale di Musica Anticadal 19 settembre al 5 dicembre 2020- Sassari.
Poesia e musica scaturita dal florido periodo del Siglo de Oro al centro del Festival Internazionale di musica barocca “Note senza tempo”. Organizzato dall’Associazione Musicale “Dolci Accenti”. Non si interrompe il flusso di grande musica che Calogero Sportato e Daniele Cernuto hanno pensato e trasformato in un cartellone di appuntamenti.
Voz latina
Sabato 24 ottobre alle 20.30, la Chiesa di Santa Maria di Betlem ospita un concerto unico. In prima esecuzione assoluta in Sardegna: L’Ensemble “Voz Latina” condurrà il pubblico tra vecchio e nuovo mondo nello spettacolo “Caravelle della musica”. Per rispettare i protocolli sanitari contro la trasmissione del coronavirus, i posti disponibili sono contingentati e devono essere prenotati al costo simbolico di due euro, collegandosi al sito www.notesenzatempo.it.
Il programma del concerto è articolato in due sezioni. La prima dedicata allo stretto rapporto tra poesia e musica del periodo del Siglo de Oro. La seconda incentrata sul culto della Vergine Maria, simbolo della devozione popolare che ha favorito l’intreccio tra Vecchio e Nuovo Mondo. Il Siglo de Oro è il termine che designa un’epoca di grandezza economica e di prestigio politico della monarchia cattolica spagnola, che in realtà si estende per più di un secolo.
Storia e domini ispano-americani
Situato generalmente tra la scoperta delle Americhe nel 1492 e la morte del grande scrittore spagnolo Calderón de la Barca, nel 1681. Figure come Cervantes, Quevedo o la poetessa messicana Sor Juana Inés de la Cruz, sono alcuni dei grandi nomi della letteratura universale. In musica, la tradizione popolare, la polifonia franco-fiamminga dei musicisti di Carlo V e l’influenza italiana, faranno sorgere uno stile proprio.
Nei domini ispano-americani, la musica fiorisce alla fine del XVI secolo e incomincia a creare il suo proprio linguaggio, con i primi brani musicali scritti in lingua indigena e lo sviluppo del villancico. Quest’ultimo per le sue caratteristiche popolari, diventa vettore dell’intreccio culturale. L’adozione del culto alla Vergine Maria, da parte dei popoli indigeni, può essere considerata più che un atto di imposizione e sottomissione, come la possibilità di continuare a mantenere il culto alla Pachamama (la Madre Terra).
Hanacpachap
Un esempio per tutti, Hanacpachap, il più antico brano polifonico pubblicato nel Nuovo Mondo, a Cuzco in Perù nel 1631. Questo inno mariano costituisce il perfetto esempio dell’incontro e della fusione di due culture. Da questa unione trae origine il mestizaje (incrocio) musicale americano. In esso alberi, frutti, astri e stelle sono leggibili secondo due tracciati paralleli: da un lato simboli della Vergine “Stella Maris” e del frutto salvifico che porta la Madre Terra.
L’ensemble vox
L’Ensemble Voz latina nasce a Cremona nel 2011 per iniziativa dei musicisti argentini Maximiliano Banos, cantante e Luciana Elizondo, violista da gamba. Si propone di approfondire ed eseguire il repertorio musicale del Seicento e Settecento italiano, esplorare il mondo della musica barocca nel suo rapporto tra testo e musica, basandosi sulla “teoria degli affetti” e richiamando il principio visivo del “chiaroscuro” allo scopo di esaltare la tensione drammatica delle opere eseguite, attraverso forti contrasti musicali che trovano giustificazione nel testo rappresentato.
Tra i principali obiettivi dell’Ensemble Voz Latina vi sono lo studio e la diffusione del repertorio del Barocco Latinoamericano attraverso il recupero e la valorizzazione del suo patrimonio musicale. L’Ensemble è composto da musicisti provenienti da diversi paesi Europei e dell’America Latina ed hanno realizzato numerosi concerti in Italia, Francia, Slovenia e Argentina.
I Sostenitori del festival
A credere nel valore di questo progetto di respiro internazionale, che crea ponti di sicuro prestigio tra Sassari e le principali capitali europee della musica, è la Fondazione di Sardegna. Il Comune di Sassari, Confesercenti e Coldiretti che camminano al fianco del festival, sfruttando quest’ultimo come vetrina internazionale per la promozione delle peculiarità del territorio. Come detto, inoltre, vi è la collaborazione diretta del Conservatorio “Canepa” di Sassari. Il festival è sempre gemellato al prestigioso Festivalul Baroc di Timisoara e quest’anno la rete dona i suoi primi frutti. Saranno infatti protagonisti del concerto in programma il 21 Novembre il soprano ungherese Andrejszki Judit e Caius Hera, musicista, insegnante e polistrumentista, uno dei maggiori rappresentanti di musica antica della Romania.
La giovane squadra del Festival
Altro grande obiettivo del Festival è sfatare un mito negativo sulla musica antica ovvero la difficoltà di comprensione di questo genere per un pubblico più giovane. Note senza tempo è il frutto di un incredibile lavoro di squadra che coinvolge circa venti giovani musicisti nella costruzione di tutto il progetto. Grazie anche al loro contributo si è costruito un cartellone che accosta i grandi nomi a livello mondiale ma allo stesso tempo offre un palcoscenico di grande prestigio ai giovani talenti.
Informazioni
Note senza tempo: sette concerti in cartellone, quindi, tutti ad ingresso libero con un costo di prenotazione simbolico di due euro. Festival ecosostenibile e le norme anti-Covid19: per fare bene al pianeta, tutti i programmi di sala non saranno distribuiti in versione cartacea nel pieno rispetto della natura. Essendo ormai nell’era del digitale, gli organizzatori e lo staff hanno deciso di pubblicare esclusivamente online il libretto con tutte le info relative ai concerti. La brochure potrà essere scaricata anche quest’anno da internet attraverso un codice, che permetterà di sfogliare il programma di sala comodamente dallo smartphone.
Si vigilerà scrupolosamente sull’obbligo di indossare la mascherina.
Per info e prenotazione collegarsi al sito web del festival www.notesenzatempo.it.