Crs4 , Dass e l’associazione “La Sardegna” hanno sottoscritto il protocollo d’intesa
Firmato il protocollo d’intesa per l’inserimento dei nuraghi nel patrimonio Unesco. In particolare Crs4 ( Centro di ricerca e studi in Sardegna), Dass ( Distretto aerospaziale sardo) e l’associazione “La Sardegna” hanno sottoscritto il documento. L’istanza di inclusione è stata già presentata.
“Finalmente – commenta Michele Cossa, presidente dell’associazione – , l’unicità della nostra archeologia diventa centrale nella nostra identità ed economia. Grazie a questa collaborazione la Sardegna potrà contare su una mappatura uniforme, precisa, dettagliata del patrimonio nuragico sardo“.
L’ obiettivo principale è: dare una mano, attraverso le conoscenze tecnologiche del centro di ricerca, per arrivare al riconoscimento dei siti come patrimonio dell’umanità. Gli oltre 6000 siti archeologici inseriti nella lista sono quelli mappati nel geoportale Nurnet realizzato nel 2013 dal Centro di ricerca.
“Il Centro di ricerca aderisce all’iniziativa soprattutto attraverso l’uso delle tecnologie Gis (sistemi informativi geografici). Il geoportale è solo un punto di partenza – spiega l’amministratore unico del Crs4 e presidente del Dass Giacomo Cao -, il supporto dei nostri ricercatori, Roberto Demontis, Eva Lorrai e Laura Muscas sarà fondamentale per la creazione di una piattaforma web Gis che gestirà i dati relativi alle informazioni di tutto il patrimonio culturale nuragico e prenuragico della Sardegna“.
“Inoltre il Crs4 potrà dare un grande contributo in chiave di valorizzazione di questi siti- afferma Cao-,non abbiamo competitor, i nuraghi possono essere visitati solo nella nostra Regione “.
“Il Dass – conclude -, è pronto a contribuire all’iniziativa non solo attraverso il coinvolgimento dei propri soci in chiave tecnologica,ma anche come strumento per la condivisione di esperienze e buone pratiche come pure di dialogo sulle opportunità di crescita dell’aerospazio in un’area come quella del patrimonio archeologico la cui ricchezza e varietà possono rendere la Sardegna un territorio di notevole interesse sotto il profilo culturale e turistico”.