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“Officin&Ideali. Residenze intransito”


Dal 17 ottobre Cagliari ospita la fase finale di “Officin&Ideali. Residenze in transito”
Sino al 18 novembre tra l’Orto Botanico, Sa Manifattura, il Lazzaretto, Iglesias e Quartucciu. Residenze artistiche e performance celebrano la creatività giovanile nel segno della trasversalità dei linguaggi e del dialogo interculturale

“Officin&Ideali. Residenze in transito”. Dall’indagine attorno al tema della pigrizia alle lettere scritte a mano a destinatari ignoti. Passando per gli arazzi ricamati in codice Morse, sino ai suoni raccolti in Sardegna, frutto di un certosino progetto di ricerca musicale.


Dal 17 ottobre al 18 novembre, Cagliari diventa culla delle arti multidisciplinari visive, performative e multimediali con Officin&Ideali. Residenze in transito.

Progetto realizzato dall’associazione Carovana SMI, in partenariato con le associazioni Tecnologia filosofica di Torino e   Isolaquassùd di Catania. Nell’ambito del programma pluriennale finanziato dal Mibact “La città che viaggia”.


Luoghi deputati a ospitare le performance (e prima di queste le sessioni di residenze artistiche) saranno l’Orto botanico, Sa Manifattura, il Lazzaretto di Sant’Elia,. Alcune azioni sono previste anche a Iglesias e a Quartucciu.


Vincitore lo scorso anno del bando Per Chi Crea, programma lanciato da Mibact- Siae per favorire la creatività e la promozione culturale nazionale e internazionale dei giovani sino ai 35 anniOfficin&Ideali Residenze in transito arriva al traguardo, nonostante le difficoltà causate dal confinamento imposto nei mesi scorsi dall’emergenza sanitaria.Dopo una prima selezione degli artisti e dei progetti di residenza proposti, negli ultimi mesi del 2019 sono cominciati i seminari formativi rivolti agli artisti, condotti dai direttori artistici della partnership.

I partecipanti hanno successivamente rielaborato la propria proposta, il cui merito è stato sottoposto alla lettura di una commissione di esperti. Affiancata da un sistema di promozione online sui social per la partecipazione al programma finale di residenza previsto in Sardegna nel luglio 2020.

L’emergenza covid è arrivata improvvisa. Così i tre partner hanno deciso di rimodulare il progetto.

Questa volta però con l’intenzione di accogliere nelle residenze il maggior numero di proposte, spostando il baricentro sull’inclusività piuttosto che su quello della selettività.
Così, dopo una serie di incontri on line, rivolti a limare e a rendere attuabili i progetti anche nelle attuali condizioni, dal 15 al 25 luglio si è realizzata una residenza virtuale, adattando agli scopi artistici la piattaforma di project management Trello (trello.com/b/HCT7aRLP/officinideali).


Adesso, si va verso il traguardo finale, con le ultime residenze (stavolta reali) e la restituzione al pubblico del risultato finale in cui filo conduttore è la trasversalità dei linguaggi utilizzati dagli artisti.


Nel week end di sabato 17 e domenica 18 ottobre si parte dall’Orto botanico.

Tra le proposte in programma ci sono le “Fonografie istantanee”, registrazione e riproduzione di suoni raccolti in Sardegna. Sarà presentato anche “Respirare”, racconto collettivo scritto in codice Morse, da un’idea di Fulvia Bernacca e Harper’s Bazaar.  Le lettere scritte a mano e inviate a destinatari ignoti,  sono invece al centro della “Mappa geoepistolare”, la proposta di Maria Luisa Usai.


Venerdì 30, sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre Officin&Ideali fa tappa nel Lazzaretto di Sant’Elia.

Qui il pubblico potrà incontrare una decina di artisti, tra cui Pasquale Pilone con “Una parola per la guerra”. Anna Fantozzi con “Pigro”, performance sul tema della pigrizia cercandone una rivalutazione in senso positivo. Jonida Xherri che in “Racconti intrecciati” coinvolgerà il pubblico nella realizzazione di un arazzo.


L’ultima tranche delle performance è prevista martedì 17 e mercoledì 18 novembre, con l’ultimo gruppo di artisti.

Sono in arrivo, tra gli altri, Lucia di Pietro,  che con “Call me” porterà lo spettatore a fermare il tempo. Il trio composto da Teresa Noronha Feio, Annalisa Cannito e Valerie Tameu, con “Cronòtopia”. Al programma di residenze partecipa anche il gruppo di giovani artisti, sardi e africani, che da anni seguono con Carovana SMI un processo di professionalizzazione artistica nell’ambito de “La città che viaggia”.


L’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito. In osservanza delle norme anti-covid è necessaria la prenotazione che potrà essere fatta sul sito di Carovana Smi con un sistema di booking on line.
Per garantire il più ampio accesso del pubblico, ciascuno spettacolo sarà proposto più volte. Sarà inoltre possibile seguire il progetto sui social media (Facebook, Instagram, YouTube, Trello, Zoom).



About Roberta Pau

Nata e cresciuta a Cagliari, attualmente laureanda in lingue e comunicazione. Lavoratrice, amo viaggiare e ho una grande passione per ogni forma d'arte.

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