Primo clean sheet stagionale in campionato per i rossoblù. Secondo tempo travolgente, blucerchiati raggiunti a quota 10. Ancora a segno JP10
Grande sfida alla Sardegna Arena fra le due formazioni degli ex incrociati Di Francesco e Ranieri. Quest’ultimo sempre amatissimo dai tifosi rossoblù, e che mantiene sempre un grande ricordo e riconoscenza verso quei tre anni passati a cavallo tra il 1988 e il 1991 alla guida di un Cagliari mitico. Quel Cagliari, che veniva da un’annata di crisi in cui ha intravisto gli spettri della C2, venne rivitalizzato dal lavoro del tecnico di Testaccio, in collaborazione con il Ds Carmine Longo e la famiglia Orrù che ha dato tutto per il bene della squadra e della città. Fu una cavalcata trionfale dalla C1 alla A, e nonostante il girone di andata della Serie A 1990-91 fosse terminato al penultimo posto con appena 10 punti, nel girone di ritorno la squadra ebbe un ruolino di marcia da zona Europa salvandosi in scioltezza. Squadra, quella, che costituì la base per le annate successive giocate alla pari con tutti e conquistando la qualificazione in Coppa Uefa nel 1993.
Ultimo precedente in campionato alla Sardegna Arena fra le due compagini il pazzesco 4-3 della scorsa stagione, che resterà come una delle emozioni più belle che il Cagliari ci ha regalato negli ultimi anni. Da allora il Cagliari, che viaggiava sulle ali di un entusiasmo incredibile, pose fine alla striscia di risultati positivi e iniziò a sprofondare lentamente verso le zone anonime della classifica, ma quella partita e quanto fatto fino a quel punto rimane nella storia.
Dopo una doverosa presentazione iniziale sognante, torniamo al presente: Cagliari in maglia home rossoblù con maniche bianche e retro rosso, Samp in completo bianco. Cagliari che, rispetto alla partita di Bologna, schiera Ounas dal primo minuto facendo rifiatare Sottil. Samp che si sistema specularmente al modulo dei rossoblù, con una trequarti che unisce la corsa di Candreva e Jankto alla classe del sempreverde Gastón Ramírez.
Primo tempo:
Fase iniziale di studio iniziale fra le due formazioni. Unico sussulto la traversa colpita al 6′ da João Pedro su cross di Ounas. Dopo 37 minuti di sostanziale equilibrio e centrocampi abbottonati, ecco il primo episodio chiave. Pasticcio difensivo tra Tonelli e Augello: quest’ultimo stende Nández lanciato da solo verso la porta avversaria. Inizialmente solo giallo per il terzino blucerchiato; dopo aver ricontrollato la VAR, però, Ayroldi cambia decisione e, da regolamento, espelle il numero 3 della Samp. Rimasti in dieci, i genovesi corrono ai ripari e rattoppano la fascia sguarnita inserendo Damsgaard al posto di Ramírez.
Secondo tempo: Cagliari subito in gol come a Bologna
Nell’intervallo il Cagliari prova a ravvivare l’attacco inserendo Sottil al posto di Marin. Ounas si sposta nel versante opposto e Nández occupa la casella mediana scoperta. Rossoblù che ormai ci hanno abituato a inizi di ripresa scoppiettanti: è subito rigore al 47′ per fallo di Tonelli su João Pedro. Dal dischetto va lo stesso JP10 che non sbaglia: Audero intuisce ma la palla è potente e gli passa sotto il braccio destro. Il trequartista brasiliano non si ferma più e porta a 5 le partite consecutive a segno.
Cagliari che si divora più volte la palla del 2-0: Ounas, Joao Pedro e Sottil falliscono occasioni che vanno sfruttate sempre in Serie A, su cui bisognerà lavorare sulla freddezza, rapidità di esecuzione e pulizia dei movimenti. Nonostante ciò, l’ingresso della freccia mancina si è rivelato decisivo per l’andamento della gara. Cagliari che infatti in questa fase ha preso le redini del gioco e attacca pericolosamente in velocità. L’assalto rossoblù prosegue con un tiro da fuori del galvanizzato Lykogiannis, che scarica una bomba non molto sopra la traversa.
Sforzi rossoblù per il raddoppio premiati
Il 2-0 finalmente arriva al 68′: uno stoico Simeone elude la gabbia doriana di tre uomini sulla fascia destra e lancia Nández. El León si invola verso la porta di Audero, evita Candreva e con freddezza mette dentro il gol del raddoppio. Applausi scroscianti per Ekdal e Quagliarella, che lasciano il posto ad Adrien Silva e Léris. Tris del Cagliari al 77′: corsa di Ounas sulla destra e palla rasoterra perfetta per Sottil che spara sotto la traversa. Davvero un’azione travolgente dei ragazzi di Di Francesco. Peccato che la posizione dell’algerino sul lancio di João Pedro sia di qualche centimetro più avanti rispetto alla linea di difesa blucerchiata, e pertanto il gol viene annullato dopo il consulto VAR. Il 33 rossoblù potrebbe rifarsi qualche minuto più tardi, ma la sua conclusione finisce debolmente fra le braccia di Audero.
Finisce così Cagliari-Sampdoria finisce così 2-0 per i rossoblù, che riescono a mantenere la porta inviolata grazie ad una gara finalmente ordinata in difesa. Inoltre il lavoro di Di Francesco sta dando grosse soddisfazioni in fase offensiva, con azioni rapide e avvolgenti; bisogna migliorare ancora sulla precisione, ma siamo sulla buona strada. Sardi che raggiungono quindi i doriani a 10 punti in classifica.
Tabellino: Cagliari-Sampdoria 2-0
Marcatori: 47′ rig. João Pedro (C), 68′ Nández (C)
Espulso Augello (S) al 38′
CAGLIARI (4-2-3-1): Cragno; Zappa (90′ Pisacane), Walukiewicz, Godín, Lykogiannis; Nández (90′ Caligara), Marin (46′ Sottil); Ounas (90′ Tramoni), João Pedro, Rog; Simeone (86′ Pavoletti).
A disposizione: Aresti, Vicario, Klavan, Tripaldelli, Oliva, Cerri, Pereiro. Allenatore: Eusebio Di Francesco
SAMPDORIA (4-2-3-1): Audero; Bereszyński, Yoshida, Tonelli, Augello; Thorsby, Ekdal (76′ Silva); Candreva (81′ Verre), Ramírez (43′ Damsgaard), Jankto (76′ La Gumina); Quagliarella (76′ Léris).
A disposizione: Ravaglia, Letica, Colley, Askildsen, Regini, Ferrari, Prelec. Allenatore: Claudio Ranieri
Arbitro: Giovanni Ayroldi