La storica dell’arte Maria Dolores Picciau, direttrice del Festival Bianco e Nero, racconta i retroscena di questa nuova quinta edizione.
Il Festival Bianco e Nero, organizzato da Interforma e curato da Maria Dolores Picciau, è alla sua quinta edizione. Si propone come una rassegna sul rapporto arti/società. Si tratta di un appuntamento culturale ad alta valenza sociale e pedagogica, ed è declinato attraverso varie attività.
Contaminazione di linguaggi: scultura, video, pittura, letteratura, giornalismo, multimedialità, sono solo alcuni dei codici che testimoniano l’idea di un’arte poliedrica e multidisciplinare. Questi mettono quindi in campo un progetto diversificato, plurale e sinergico in grado di contaminare la società e offrire nuovi punti di vista.
Gli obbiettivi
Visioni concrete è il titolo scelto per la quinta edizione del Festival Bianco e Nero. Il riferimento è rivolto intenzionalmente alle visioni, alle prospettive, agli scenari futuri di un’isola, la Sardegna, che paga gli effetti drammatici del lockdown, e di come, nonostante la pandemia da Covid-19 sia ancora presente e con dati preoccupanti, cerchi di risollevarsi.
Nonostante i molti settori in crisi dal turismo all’agricoltura, dalla moda alla cultura, dall’industria all’artigianato l’isola sta provando a rialzarsi. Risponde in modo positivo anche nei confronti di una parte di stampa che l’ha descritta come terra infetta e pericolosa.
La manifestazione sarà perciò l’occasione per fare il punto della situazione insieme ai protagonisti del mondo della politica, dei settori produttivi e sindacali, della cultura, del turismo e dell’economia. Si cercherà di dare risposte concrete e operative per un rilancio della Sardegna e del capoluogo Cagliari, a partire dal turismo.
Il programma
La rassegna ha finalità socio-educative e formative. Si propone di vivere in un modo pratico, curioso, geniale, divertente la Sardegna, le sue città, i suoi piccoli centri urbani e le menti giovani del tessuto culturale che vi abitano. Il programma del Festival prevede:
– 29 ottobre ore 11.00 Sala Cannoniera Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto – Conferenza stampa Festival Bianco e Nero
– 29 ottobre ore 17.00 Sala Cannoniera Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto – Presentazione mostra Visioni concrete (1954-2004) . Antologica di Ermanno Leinardi a cura di Maria Dolores Picciau
– 6 novembre ore 18.00 on line – conferenza Ermanno Leinardi e il movimento concreto europeo con Claudio Cerritelli e Gianni Murtas (storici dell’arte), Raul Leinardi (figlio dell’artista), gli artisti Tonino Casula, Giovanni Campus, Angelo Liberati, Ugo Ugo.
– 7 novembre ore 11.00 on line – conferenza Il rilancio della Sardegna con Cristiano Ardau (Responsabile centro studi Uil Sardegna), Benedetta Cimini (PR), Nicola Colabianchi (Sovrintendente Teatro Lirico di Cagliari), David Crognaletti (Sogaer), Paolo Di Giannantonio (TG1), Monica D’Ambrosio (RiciclaTv), Pietrina Lecca (commissaria Zir), Paolo Truzzu (Sindaco Città metropolitana di Cagliari), Serafina Mascia (Presidente Fasi), Fausto Mura (Federalberghi), Massimiliano Piras (Unica), Ilene Steingut (Architetto), Anna Trebbi (Rainews 24).
– Nel periodo dal 29 ottobre al 18 dicembre: la realizzazione del documentario Visioni concrete su Ermanno Leinardi e le avanguardie artistiche; laboratori e contest con l’Istituto alberghiero A.Gramsci e con l’Istituto De Sanctis-Deledda.
– 30 ottobre-30 dicembre – Un museo all’aperto per Cagliari: laboratori e conferenze.
– 30 dicembre ore 11.00 – Premiazione contest studenti e presentazione documentario.
Interforma
Interforma è nata nel settembre 2000. L’obbiettivo è di diffondere lo scambio, promuovere l’arte e la cultura, incoraggiare i giovani, i talenti e le risorse della nostra isola. Aperta alla conoscenza di territori e linguaggi inediti Interforma ha portato avanti numerosi e importanti progetti di valorizzazione della cultura del territorio. Tra questi: Nuove idee per i giovani, Donne di fatto, L’arte per tutti, La ricerca della forma assoluta, (ciclo di conferenze in tutta la Sardegna sul tema del patrimonio artistico sardo e sulla figura di Maria Lai, con la pubblicazione del volume omonimo).