Emergono preoccupazioni per l’uso ad alto rischio di cannabis e per i nuovi comportamenti a rischio di dipendenza che influenzano i giovani
Il questionario Espad
Il Report Espad 2019 contiene informazioni sull’uso e le percezioni degli studenti in merito a una varietà di sostanze, tra cui: tabacco, alcol, sostanze illecite, inalanti, farmaci e nuove sostanze psicoattive.
“Per stare al passo con i comportamenti a rischio emergenti tra i giovani in Europa, il questionario Espad viene costantemente adattato includendo nuovi argomenti, pur mantenendo una serie di domande fondamentali volte a tracciare gli andamenti di lungo periodo”, spiega Sabrina Molinaro, coordinatrice europea dello studio. “L’ambito della Survey condotta nel 2019 è stato esteso indagando sul consumo di sigarette elettroniche. Sono inoltre stati inclusi dei test di ‘screening’ per valutare i comportamenti potenzialmente dannosi, tra cui il gioco d’azzardo problematico, l’uso di cannabis e l’uso di social media e videogiochi”.
Gli aggiornamenti sull’alcool
I dati sull’andamento dei consumi segnalano alcune diminuzioni costanti, con livelli oggi inferiori a quelli del 2003, quando tali valori avevano raggiunto un picco rispettivamente del 91% e del 63%.
La diffusione di ‘episodi di consumo eccessivo di alcolici’(^5) ha raggiunto il suo livello più basso nello studio del 2019 (35 %), dopo un picco registrato nel 2007 (43%). I cambiamenti delle normative sull’alcol a livello nazionale possono aver contribuito al calo dei consumi rilevato tra i giovani.
Per l’Italia, i dati Espad mostrano che la percentuale di studenti che fa uso di alcol è superiore alla media europea: l’84% riferisce di aver consumato alcol nella vita e il 59% nell’ultimo mese.
Gli aggiornamenti sul tabacco
A fronte dell’introduzione delle politiche sul tabacco si registrano sviluppi positivi anche per quanto riguarda la diffusione dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti. I nuovi dati rivelano una alta prevalenza dell’uso di sigaretta elettronica (40% per l’uso nel corso della vita e del 14% per l’uso nell’ultimo mese) e coloro che non hanno ʻmai fumatoʼ sigarette presentano tassi più elevati di questo comportamento rispetto ai fumatori ʻoccasionaliʼ e ʻabitualiʼ.
L’Italia è tra i Paesi con la percentuale più alta di studenti che riporta di aver fumato sigarette nel corso della vita (55%). Anche la percentuale di studenti che riferisce un‘abitudine quotidiana al fumo (19%) sembra in diminuzione. Quest’ultima, sebbene in diminuzione nel corso degli anni (picco del 25% nel 2007), rimane tra le più alte in Europa. Per l’uso di sigarette elettroniche la prevalenza di ʻsvapatoriʼ recenti è leggermente inferiore (13%).
Social media e sostanze illecite
Calo nell’uso di sostanze psicoattive illecite ma preoccupazioni per l’uso ad alto rischio di cannabis, per l’uso di farmaci senza prescrizione medica. Quindi, l’uso non medico di farmaci soggetti a prescrizione tra gli adolescenti continua a rappresentare una fonte di preoccupazione. Invece, nel nostro Paese, in linea con i dati registrati nel 2015, si riscontrano percentuali di utilizzo di cannabis tra le più alte in Europa. Parlando di social media, circa il 94% dei rispondenti ha riferito l’uso di questi nel corso dell’ultima settimana. In media, gli utenti hanno trascorso 2-3 ore sui social media in un giorno di scuola, tempo che sale a 6 o più ore nelle giornate non scolastiche. In conclusione, nella maggior parte dei Paesi, le ragazze hanno riferito di utilizzare i social media nei giorni non scolastici più frequentemente rispetto ai ragazzi.